2035 – Breton dà la colpa ai costruttori: “Non fanno abbastanza per l’elettrico”
Thierry Breton torna a parlare dell’industria dell’auto, apparentemente in crisi di fronte al Green Deal che porterà alla transizione elettrica prevista nel 2035. In particolare, il commissario europeo al Mercato interno – ormai prossimo a uscire dal massimo organo esecutivo dell’Unione – ha colto l’occasione di un’intervista all’Handelsblatt e di un incontro con i rappresentanti della filiera per lanciare una serie di avvertimenti su una situazione che definisce “non rosea”, addossando buona parte delle responsabilità agli stessi costruttori.
Colpa dei costruttori? “Sono molto preoccupato per gli annunci di chiusure di impianti”, ha detto il politico francese, riferendosi alle misure di tagli paventate dal Gruppo Volkswagen. Per Breton, sarebbe necessario “mantenere e preservare la nostra esperienza, la nostra forza innovativa e la nostra competitività”, ma l’industria europea si trova oggi in una situazione di svantaggio rispetto ai cinesi e tale situazione è da attribuire all’incapacità delle Case di convincere i clienti a passare alla mobilità elettrica, mettendone in luce i vantaggi e risolvendo quell’ansia da autonomia che a detta del commissario starebbe ancora affliggendo i potenziali acquirenti. Autocritiche sull’operato di Bruxelles, che ha deciso per il phase-out senza troppo pensare al “come”, pare non ce ne siano: Breton, come già accaduto in passato, ritiene che il settore sia sepmlicemente “in ritardo” sulla tabella di marcia che porterà al 2035.