2035 – Salvini accusa: “L’Europa ci impone le elettriche, forse a Bruxelles troveranno valigie di soldi cinesi”

Durante un comizio a Udine per le elezioni regionali, il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini è tornato sul tema delle auto elettriche, sulle priorità italiane e sui rapporti con Bruxelles. E ha messo sul tavolo un carico da novanta ipotizzando perfino episodi sulla falsariga del cosiddetto Qatargate, come riportato dai siti de “La Repubblica” e “La Stampa”.

Lo spettro di un “Chinagate”. “L’Europa che vuole tutelare l’ambiente non può legarci mani e piedi ai cinesi”, ha detto Salvini. “Perché l’Europa che vuole imporre le auto elettriche a tutti è una roba priva di senso, che fa licenziare in Italia e aiuta la Cina. E allora mi viene il dubbio che, siccome all’Europarlamento hanno trovato qualcuno che aveva le valigie piene di denaro contante dei paesi islamici, ecco, chissà se fra un po’ non ne troveranno anche altre piene di denaro contante che arriva dalla Cina per votare certe leggi che sono anti-italiane, anti-europee e favoriscono solo il gigante oltreoceano” (un riferimento geografico – sbagliato – alla Cina, ndr). Parole pesanti come macigni, con le quali il vicepremier ipotizza un tentativo di corruzione da parte del Paese del Dragone, sulla stessa lunghezza d’onda di quella che secondo gli inquirenti del Belgio è partita dal Qatar e dal Marocco, con pagamenti in favore di parlamentari europei di centrosinistra.