24h di Le Mans – Hyperpole, prima fila tutta Cadillac

La Cadillac si prende la prima fila al termine della Hyperpole della 24 Ore di Le Mans 2025, piazzando una doppietta storica nella Hypercar al termine di una sessione al cardiopalma. Sotto il cielo infuocato del tramonto sulla Sarthe, Alex Lynn e Earl Bamber regalano al Team Jota un risultato da incorniciare, monopolizzando la prima fila con le V-Series.R. Ma è festa anche per i colori italiani, grazie a uno strepitoso Mattia Drudi che conquista la pole in LMGT3 davanti a Rovera e a un brillante Valentino Rossi.Hypercar.  Il tempo da battere lo firma Alex Lynn all’ultimo respiro: 3’23166 con la Cadillac #2, appena 167 millesimi meglio del compagno Earl Bamber. Una risposta decisa della casa americana, che si mette alle spalle la Porsche #5 di Mathieu Jaminet e la BMW #15 di Dries Vanthoor. Il canadese aveva rischiato grosso nella Hyperpole 1, quando Andlauer aveva perso una gomma rientrando ai box, ma la 963 è rimasta della partita. Fuoco chiude settimo con la Ferrari #50, distante un secondo netto dal vertice. Un risultato opaco per il Cavallino Rampante, che vede anche la #51 di Pier Guidi fuori dalla Hyperpole per pochi centesimi. A complicare il quadro ci si mette anche Buemi, protagonista di un lungo alla Mulsanne: la sua Toyota #8 partirà decima. Indietro anche Alpine, Aston Martin e Cadillac-WTR, con tempi cancellati per i track limits.LMP2. Mathias Beche è il mattatore della Hyperpole LMP2. Con la Oreca #29 di TDS Racing stampa un 3’35062 e mette in fila la Inter Europol #43 di Dillmann. Louis Delétraz completa il podio con la AO-TF Spike #199, miglior Pro/Am in griglia. United Autosports piazza le due vetture in Top5 con Hanley e Fittipaldi, mentre Tom Blomqvist è solo sesto, attardato di oltre un secondo. Eliminato in Q1 Sebastian Alvarez con la Idec Sport #28, escluso da un miglioramento all’ultimo giro di Sean Gelael. Nona la APR #45, con Nicky Catsburg a precedere Franck Perera e Lorenzo Fluxa.LMGT3. Se la Hypercar parla americano, la GT3 canta l’inno di Mameli. Mattia Drudi mette la Aston Martin #27 di Heart of Racing davanti a tutti in 3’52789, battendo in volata la Ferrari #21 di Alessio Rovera. Valentino Rossi completa una prima fila virtuale tutta italiana, terzo con la BMW #46 del Team WRT, anche se a oltre due secondi dal riminese. Maxime Martin apre la seconda fila con la Mercedes-Iron Lynx #61, seguito dalla Porsche Manthey #92 e dalla Corvette-TF #81. Richard Lietz non va oltre il quinto posto, mentre la McLaren-United #95 di Sato è settima. Jack Hawksworth paga caro i track limits e chiude ottavo con la Lexus-Akkodis #78. Tra gli esclusi eccellenti della prima sessione c’è Chris Froggatt, beffato all’ultimo da Gelael. Anche Levorato con la Ford #88 resta fuori. Castellacci e Baud chiudono in dodicesima fila: problemi tecnici per il primo, errore alla Porsche per il secondo.