8h Bahrain – Toyota, Ferrari e Aston Martin celebrano i successi nell’Endurance

La 8 ore del Bahrain ha incoronato i campioni del Mondiale Endurance 2022. Il team Toyota Gazoo Racing ha messo le mani sul titolo costruttori, con il trio Buemi-Hartley-Hirakawa che si aggiudica il titolo di campione del mondo tra i piloti.

Passerella Toyota. Al di là delle performance livellate dal Balance Of Performance, non c’è stata assolutamente storia quest’anno: la GR010 del team Toyota Gazoo Racing ha meritato la doppietta iridata per una superiorità tecnica schiacciante. C’è però da dare merito al team Signatech Alpine che ha gestito il vecchio prototipo LMP1 al meglio delle proprie possibilità, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa. Merito anche di André Negrao, Nicolas Lapierre e Matthieu Vaxivière che hanno guidato sempre in maniera impeccabile per l’intero anno. Vedremo se e come le cose cambieranno il prossimo anno. Intanto, la new entry Peugeot ha faticato tantissimo anche in questa occasione: mancano ancora passo e affidabilità, c’è ancora tanto da fare per lo sviluppo della 9X8.

Ferrari Mondiale in GTE-Pro. Alessandro Pier Guidi e James Calado sono scesi in pista in Bahrain con l’intenzione di fare il bis e mettere le mani sul Mondiale. La #51 dei campioni in carica ha in effetti dominato, seguiti dalla vettura gemella #52 guidata da Molina e Fuoco. Poi il colpo di scena: a poco più di un’ora dalla fine, la 488 leader della corsa ha un evidente problema alla trasmissione e nell’ultima parte di gara Pier Guidi ha girato quasi dieci secondi più lento degli avversari, perdendo posizioni. Sembrava impossibile non farsi raggiungere dalle vetture GTE-AM, perché farsi passare significava rinunciare al piazzamento a punti e gettare alle ortiche il titolo. Alla fine, però, Pier Guidi ce l’ha fatta, mentre davanti a vincere è stata l’altra 488 del duo Molina-Fuoco.

Aston Martin vittoriosa in GTE-AM. Marco Srensen e Ben Keating hanno tagliato il traguardo al quarto posto nella 8 ore del Bahrain, ma gli è bastato per conquistare il loro primo titolo iridato a bordo della Aston Martin #33 gestita dal Team TF Sport. In LMP2, invece, è il team Jota a mettere le mani sul titolo con il trio formato da Will Stevens, Antonio Félix Da Costa e Roberto Gonzalez.