Aci Rally Italia Talent – Un finale speciale per un lettore speciale

Si è conclusa con la finale di Busca, in provincia di Cuneo, l’ottava edizione del Rally Italia Talent, progetto con il quale l’Aci vuole avvicinare i giovani al mondo dei rally. Un’iniziativa che offre un’occasione anche ai diversamente abili. Per loro, la Suzuki ha messo a punto alcuni esemplari della Swift Sport. Tra loro, il nostro lettore Michele Fenu, l’esempio vivente di come la passione sia più forte di ogni ostacolo.

Dalla Sardegna a Monza. L’avventura di Michele inizia in un giorno d’estate. A fine giugno decido di tramutare in azione le parole di Nelson Mandela si dice che un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso’. Così scrivo a Quattroruote per raccontare la mia storia, ma soprattutto la mia grande passione per i motori. Una passione che in Michele, 28 anni, sardo di Morgongiori (Oristano), cresce nonostante la disabilità (è nato senza un braccio). E le passioni vere non possono passare inosservate. Il nostro direttore lo contatta e lo invita a un test drive durante le selezioni dell’Italia Talent in programma a Monza ad agosto.

L’invito degli organizzatori. Dopo aver svolto il mio test, racconta Michele, mi sono fermato a osservare le selezioni. Un evento simile non poteva non incuriosirmi. Così sono entrato in contatto con gli organizzatori che mi hanno invitato a fare un giro sulla Swift con cambio manuale. Vi pare che mi sarei lasciato scappare un’occasione simile, io che non ho mai rifiutato l’opportunità di guidare, si trattasse pure di un rottame? E questa era invece una macchina preparata per i rally. Un sogno.

I consigli di Renato Travaglia. Michele Fenu sale sulla Swift. Al suo fianco c’è Renato Travaglia, campione europeo Rally nel 2005, al quale ovviamente chiede tutti i consigli del caso. Sarà stato merito delle indicazioni del pilota, sarà stata invece la sua passione? In ogni caso, qualche tempo dopo Michele riceve la notizia di essersi qualificato per le semifinali dell’Italia Talent. Tra i 100 talenti normodotati selezionati tra i quasi 8 mila iscritti c’ero anch’io, ricorda con giusto orgoglio, che contatta di nuovo il nostro direttore che – c’è bisogno di dirlo? – di nuovo gli conferma pieno appoggio.

Gran finale tra la neve. Per Busca, Michele parte assieme a Ilaria, la sua ragazza, che vuole al suo fianco in un momento tanto speciale. Ad aspettarci c’è tanta neve. Tutti sono molto infastiditi, soprattutto i piloti. Per me, che arrivo dalla Sardegna, è invece un’esperienza positiva. Quella neve mi rilassa, rende tutto più bello. Poi, però, ecco il suo turno. E questa volta è una gara. Con la mia protesi di carbonio per tenermi aggrappato al volante ora mi confrontavo con piloti veri.

La vittoria più grande. Quando scende dalla Swift, la prima cosa che fa Michele è chiedere a Ilaria: Secondo te, sono stato abbastanza veloce?. Comprensibilmente non avrebbe voluto finire in fondo al gruppo. Ma è un attimo: bastato poco per rendermi conto che io la mia vittoria l’avevo già ottenuta. Che la mia vittoria più grande era dimostrare, ancora una volta, che anche con una disabilità è possibile raggiungere gli obiettivi più ambiziosi, senza se e senza ma.