Alpine A290 – La hot hatch politicamente corretta
Compatta, muscolosa, ben piazzata su ruote enormi. Devo ammettere che la Alpine A290, già da ferma, sfodera una presenza scenica che non lascia indifferenti. Soprattutto il sottoscritto, che le hot hatch degli anni 80 e 90 le ha vissute, e che in questa sorta di restomod della Renault 5 Alpine Turbo ci vede un qualcosa foriero di bei ricordi e di passione sfrenata. Poi d’accordo: questa non fa rumore e non puzza di benzina. Ma se mi metto nei panni di un esponente della Generazione Z – che ha la facoltà di permettersela – forse farei carte false per averla, perché oltre a essere sexy sarebbe vicina ai miei potenziali interessi di nativo digitale.
Infogaming. Prima di cimentarmi alla guida, infatti, ho speso parecchi minuti a smanettare con l’infotainment. Non tanto le funzioni principali, che sono quelle ottime già viste sull’impianto basato su Android Automotive della sorella gemella Renault 5, bensì sulle specifiche funzioni Alpine Telemetrics. Una serie infinita di menu incentrati sulla guida e tutto ciò che le ruota attorno. E non parlo dei soliti parametri base, tipo la potenza erogata in tempo reale o i g laterali e longitudinali (interessanti, però, alcune chicche come la temperatura dei dischi o i bar di pressione applicati al pedale del freno), ma soprattutto delle funzioni coaching e challenges. La prima, accessibile solo a macchina ferma, è un vero e proprio corso di guida teorico, un tutorial infografico che illustra la dinamica di guida e arriva persino a spiegarti come mettere di traverso, in rilascio, una trazione anteriore. Le challenges invece strizzano l’occhio al mondo del gaming e prevedono una serie di sfide incentrate, ancora una volta, sulla guida: per esempio, raggiungere una determinata accelerazione laterale in curva, con medaglie bronzo, argento e oro a seconda del risultato ottenuto; chi ha giocato con Gran Turismo sa di cosa sto parlando…
Questione di generazioni. Tutte cose, insomma, che vogliono toccare le corde dei più giovani e che, giustamente, potrebbero lasciare un po’ freddi i meno giovani. Quelli, per intenderci, che vanno convinti con altri argomenti. Tipo la guida vera, e in questo senso la Alpine A290 ha parecchi argomenti da mettere sul piatto. Premesso che ho guidato soltanto la GTS, la versione più potente da 220 CV (altrimenti c’è la 180), la spinta propulsiva è forse l’aspetto che mi ha impressionato meno, pur a fronte di numeri senza dubbio interessanti (0-100 in 6,4 secondi). Semmai a convincermi maggiormente è la solidità telaistica: un bello sterzo, preciso e comunicativo, una frenata ben modulabile che non ti fa quasi mai percepire il passaggio da rigenerativa a reale (a differenza della R5) e un telaio bilanciato. In questo mi ha ricordato le migliori produzioni Renault Sport, Clio e compagnia bella, ma un po’ smussata negli angoli. L’assetto è fermo ma digerisce comunque piuttosto bene (un po’ dura soltanto in compressione sugli ostacoli più importanti) e c’è sempre quella piacevole tendenza del retrotreno ad allargare la traiettoria in rilascio, sebbene non in maniera così marcata e non sempre facilmente controllabile come nel caso di una Megane RS; quel che basta per risultare efficace fra le curve e garantire facilità di gestione, con la coda che scivola in maniera molto progressiva e prevedibile.
Autobloccante d’obbligo. Questo avviene unicamente a controlli elettronici esclusi (traction control ed Esc con un solo tasto, sarebbe stato apprezzabile farlo in due fasi), situazione in cui si apprezza anche il lavoro del differenziale autobloccante, componente fondamentale quando c’è in ballo una buona dose di coppia (300 Nm) espressa in maniera istantanea da un propulsore elettrico. Il suo lavoro lo fa, riuscendo a contenere piuttosto bene l’esuberanza in piena accelerazione, tuttavia sui fondi a scarsa aderenza avrei preferito intervenisse con maggior solerzia; rispetto a quello di Abarth 600e o Alfa Junior Veloce, per intenderci, è un po’ meno fluido nell’azione, restituendo qualche fenomeno di torque steering al volante.
Già ordinabile. Se l’argomento dovesse interessare, la Alpine A290 è già configurabile e ordinabile, con le prime consegne attese per il primo trimestre del 2025. Cinque le versioni disponibili: GT da 180 CV (38.700 euro) oppure da 220 cavalli (41.700 euro), poi si sale alla Premium 180 (41.900 euro) e alla GTS 220 (44.700 euro); la Premiere Edition 220 CV che vedete nelle foto, in tiratura limitata a 1955 esemplari (l’anno di nascita della Alpine) costa invece 46.200 euro.