Anteprima 2026 – Flexis, la famiglia al completo
Dopo l’annuncio della nascita della società, i primi disegni e l’apparizione, lo scorso settembre, del concept Renault Estafette, e in attesa dell’inizio della commercializzazione nel 2026, prende forma la gamma di Flexis, la compartecipata fra i gruppi Renault e Volvo – con una quota del gigante logistico CMA-CGM – per sviluppare un ecosistema di veicoli commerciali elettrici e servizi. Soluzioni destinate ai clienti con grandi flotte delle quali si occuperà la stessa Flexis e a un’utenza più diffusa di artigiani e imprese, che si rivolgeranno alle reti della Renault e Renault Trucks (parte, quest’ultima, del gruppo Volvo). L’offerta del FlexEVan, come era stato battezzato nei primi comunicati, si articola su un furgone con le proporzioni di un Renault Trafic (di fatto la variante Flexis della quarta generazione del modello medio della Casa francese), sulla sua versione pianalata per allestimenti diversi e su un vero step-in van. Quest’ultima configurazione, originaria degli Stati Uniti, è pensata per il delivery e l’e-commerce, attività di consegna di pacchi ad alto tasso di fermate, discese e risalite, che presuppone un design e una taglia specifica rispetto ai furgoni tradizionali, per permettere, fra l’altro, la possibilità per il conducente di camminare dall’abitacolo al vano di carico per poi entrare/uscire coi colli da consegnare dalla porta lato marciapiedi.
Piena integrazione. I progettisti sono riusciti a sviluppare le tre varianti su una stessa base elettromeccanica, della quale ieri ci sono state svelate solo la potenza del motore (150 kW-204 CV), la sua collocazione posteriore, fra le ruote motrici, e la tensione dell’impianto elettrico (800 volt). La piattaforma è qualcosa a metà strada fra gli skateboard, che inglobano driveline, batterie ed elettronica di controllo, e un pianale convenzionale. Un’integrazione strutturale e funzionale che si estende all’architettura digitale e di connettività, la quale, in ossequio alla formula software defined vehicle, permette di aggiornare le funzioni del veicolo e abilitarne di nuove, monitorare la salute e l’attività giornaliera della flotta per aumentarne la produttività e collaborare coi sistemi di gestione della flotta dell’azienda utilizzatrice, oltre a facilitare la previsione e la pianificazione delle necessità di manutenzione e dei fermi tecnici, anche grazie a una centrale operativa con sede a Lione. Da questo attento controllo, Flexis si attende, fra l’altro, positivi riflessi sulla durata della batteria, tali da poter offrire alle aziende un modello di gestione basato sullo sfruttamento di tutti gli otto anni di garanzia degli accumulatori, quindi su una permanenza in servizio del mezzo oltre gli abituali contratti di noleggio. Alle due opzioni di capacità delle batterie (con autonomia massima dichiarata superiore ai 400 km e 18 minuti per una ricarica completa) non corrispondono grandezze differenti, ma una diversa chimica delle celle. Ampia condivisione, invece, nella famiglia Flexis, per quanto riguarda i componenti, sia fra i tre modelli sia fra loro e le vetture Renault, a partire per volere di Luca De Meo, ceo del gruppo francese – dall’insieme strumenti/comandi/infotainment.