Antitrust – Microlino e Xev Yoyo eliminano i “green claim” dai siti web

Nei siti web di Microlino e Xev Yoyo (distribuita dalla Campello), che commercializzano quadricicli elettrici, non ci sono più i green claim: le due società, infatti, hanno raccolto l’invito dell’Antitrust a eliminare i “profili di possibile scorrettezza su asserzioni e vanti ambientali”. Si trattava, stando al Garante, di affermazioni generiche, che non facevano riferimento al ciclo di vita dei veicoli: l’Authority contestava affermazioni come “100% sostenibile”, “100% green”, “Zero emissioni”, “Impatto zero sull’ambiente”, oppure “ECO”. I siti non specificavano a quale fase del ciclo di vita si riferissero: produzione del veicolo e degli accumulatori, distribuzione, utilizzo, smaltimento del mezzo e delle pile. Fra l’altro, secondo l’Antitrust “occorre tener conto delle emissioni legate al mix dell’energia elettrica normalmente necessaria per la ricarica delle batterie”.

Possibile precedente? Di Life Cycle Assessment si discute da anni: un conto è considerare solo le emissioni allo scarico, un altro è valutare l’impatto ambientale degli accumulatori dalla produzione allo smaltimento, più le sostanze nocive sprigionate per generare elettricità. Chissà che la vicenda delle due microcar non apra la strada a contestazioni analoghe.

La posizione di Microlino e Campello. Microlino Italia sottolinea di aver “prontamente accolto le richieste formulate, sebbene non vi fosse l’intenzione di trarre in inganno il consumatore: volevamo evidenziare il vantaggio ambientale che un mezzo elettrico di soli 450 kg, come altri quadricicli sul mercato, può apportare alla qualità dell’aria nelle congestionate aree urbane. Il nostro obiettivo”, continua l’azienda, “resta quello di offrire una nuova forma di mobilità urbana che riduca il più possibile l’impatto sulle nostre città, con una formula di grande compattezza, facile parcheggiabilità e 100% elettrica”. Da parte sua, Alessandro Campello, ceo della società omonima che distribuisce le Xev Yoyo, spiega come la decisione del Garante sia “un momento di formazione e di crescita per l’azienda: il mercato dell’automotive elettrico rappresenta una sfida anche nell’ambito della comunicazione. Il ruolo delle autorità nazionali come l’Agcm è centrale per la tutela dei consumatori e per fornire linee guida. Continueremo nell’attività di sviluppo delle competenze nel settore dell’elettrico con l’attenzione, la determinazione e la correttezza che ci caratterizzano”.