Area B – Milano multa: la dura vita delle Euro 5 (e non solo)

Nei forum online, è panico fra i proprietari di auto diesel Euro 4 ed Euro 5 che temono di ricevere a casa una o più multe da 95 euro per ingresso vietato nell’Area B di Milano, la gigantesca Ztl non a pagamento, controllata da 188 telecamere, con accesso e circolazione negati da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi) per i mezzi più inquinanti. Il problema nasce nel 2019, quando il sito web di Area B rende noto il calendario dei divieti, bannando le vetture a gasolio Euro 4 ed Euro 5 dal 3 ottobre 2022 (più altre, fra cui le benzina Euro 2). Un guaio per decine di migliaia di residenti e pendolari: Palazzo Marino, però, ha dalla sua il Codice della strada, che consente ai Comuni di creare Ztl a piacimento.

Proroga a tempo. Dal 3 ottobre 2022, per consentire a chi ha le diesel Euro 5 di organizzarsi meglio, il Comune dà 50 permessi di ingresso (che dal secondo anno scenderanno a 25 per i residenti e 5 per chi non abita in città): si può entrare 50 volte nell’Area B senza prendere multe, mentre dal 51 ingresso scattano i verbali. Con un contatore elettronico nel sito della Ztl che, dopo la registrazione della targa, evidenzia il numero di accessi effettuati e quello residuo fino al 29 settembre 2023. Dopodiché, la norma dei 50 permessi decade e chi entra dal 2 ottobre 2023 riceverà il verbale a casa. A dirlo è il sito dell’Area B e in parallelo, il Comune invia una mail agli interessati.

Che batosta. E veniamo a oggi, quando nei forum online un esercito di automobilisti si accorge di aver sbagliato: per errore, è entrato nella Ztl con la propria diesel Euro 5. Se lo ha fatto una volta oltre a quelle consentite, si vedrà recapitare una contravvenzione entro 90 giorni dall’infrazione. Se più volte, siamo in presenza di multe seriali. A ingarbugliare la matassa, il Comune introduce i permessi per entrare nell’Area B con una diesel Euro 5 da chiedere all’amministrazione, con la clausola che i pass sono assegnati alla persona e non alla targa.

Risultato, un incasso sicuro. Formalmente, il Comune ha l’incasso delle multe garantito, con eventuali ricorsi contro una multa o contro le ammende seriali che sarebbero respinti. Sono tuttavia discutibili le regole complicatissime indicate nel sito web Area B e tramite mail. Il cittadino dovrebbe di continuo controllare le novità su internet e nella posta elettronica, individuando il cavillo giusto. Una sorta di “marketing di confusione” cui si somma la scatola nera Move-In in collaborazione con la Regione Lombardia, che consente di percorrere una modesta quota di chilometri l’anno, con un’app per monitorare il microbonus. Aderendo al Move-In, però, niente permessi, e viceversa.

Volontari e altre categorie: c’è da ammattire. Inoltre, il portale del Comune indica che i volontari hanno la deroga solo per le diesel Euro 5, mentre il sito dell’Area B evidenzia come la deroga valga anche per le diesel Euro 4. Idem per altre categorie particolari che non sanno come evitare le multe seriali: agenti, rappresentanti, scuole guida, ma anche costruttori, manutentori, installatori e lavoratori turnisti.

Sconfitta? Non sia mai detto. Multe a parte, resta da capire se il Comune abbia centrato gli obiettivi prefissati con l’Area B. Che è un flop, secondo le fonti del consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi: da gennaio a luglio 2023, in media, 632 mila ingressi al giorno contro i 630 mila del 2022. Viceversa, per Palazzo Marino è un successo: diesel scese dal 40% al 32% contro un aumento di elettriche dal 9% al 14% e dei veicoli a benzina dal 41% al 43%. Sull’inquinamento, invece, nessun numero.