Aston Martin – 665 CV (tutti dietro) per la nuova Vantage

La nuova Vantage esalta la filosofia di base del modello, con dimensioni relativamente compatte, design aggressivo e potenti motori V8 sviluppati in collaborazione con AMG. I tecnici della Aston Martin hanno voluto però esaltare il lato più aggressivo di questa vettura, lavorando sulla messa a punto e sull’handling, prendendo ancora di più le distanze dalla sorella maggiore DB12, trasformata sempre di più in una Gran Turismo.

Lo stile Aston Martin è inconfondibile e unisce linee sinuose e sensuali a dettagli aggressivi degni delle auto da corsa. La nuova Vantage alza ulteriormente l’asticella e diventa più intransigente e decisa: per farlo è stata allargata di 30 mm, lavorando soprattutto sui parafanghi, e adotta prese d’aria frontali più grandi del 38%. I gruppi ottici offrono di serie la tecnologia Matrix Led, mentre sulle fiancate spiccano gli specchietti retrovisori privi di cornice e le maniglie ridisegnate. Al posteriore troviamo infine scarichi a quattro uscite dal diametro particolarmente generoso.

L’esperienza con la DB12, che ha riscritto i canoni di stile per l’abitacolo, è stata di grande aiuto per ripensare dal foglio bianco gli interni della Vantage. Il mix di pelli pregiate, schermi, comandi fisici ed elementi di design ha dato vita a un ambiente curato e contemporaneo, nel quale è integrato anche il nuovo impianto audio su misura da 390 Watt sviluppato dalla Bowers&Wilkins. In opzione troviamo invece l’impianto Halo da 1.170 Watt e 15 diffusori. L’infotainment da 10,25″ è lo stesso della DB12 e offre la compatibilità wireless per Apple CarPlay e Android Auto, oltre al collegamento con una App dedicata per la gestione remota grazie alla connessione 4G di bordo e a pacchetti di servizi online dedicati.

Il motore è un’evoluzione dei quello precedente e nasce grazie alla collaborazione con AMG. Si tratta di un V8 4.0 biturbo capace ora di erogare 665 CV e 800 Nm, ben 155 CV e 115 Nm in più rispetto alla precedente generazione, ottenuti modificando alberi a camme, compressori, elettronica, lubrificazione e raffreddamento. Il cambio è l’affidabile automatico otto marce ZF con una rapportatura specifica che esalta la risposta ai comandi e l’accelerazione pura, mentre la trazione, come da tradizione, è soltanto posteriore.

L’Aston Martin ha evoluto la piattaforma d’alluminio precedente mantenendo una ripartizione 50:50 dei pesi tra gli assi. Per rendere ancora più precisa la guida, sono stati montanti elementi aggiuntivi di irrigidimento nel sottoscocca e nella zona degli attacchi delle sospensioni senza aumenti di peso totale: il risultato è un incremento del 29% della rigidità sotto carico in curva. Gli ammortizzatori sono stati completamente ridisegnati e dotati di un sistema adattivo più efficace e rapido e sono anche specifiche le nuove tarature del servosterzo EPAS con assistenza variabile in base alla modalità di guida, dell’E-Diff e dell’ESP. La Michelin ha inoltre sviluppato una mescola specifica (siglata AML) del Pilot Sport S 5 per la nuova Vantage nelle misure 275/35 e 325/30 su cerchi da 21″

Con l’obiettivo chiaro di creare una vettura estremamente ricca di informazioni trasmesse al guidatore, i tecnici Aston Martin hanno calibrato ogni elemento meccanico ed elettronico di conseguenza. Al centro di questa filosofia troviamo l’Active Vehicle Dynamics, ovvero un sistema capace di raccogliere i dati relativi al movimento della vettura e ai comandi del guidatore confrontandoli con parametri modellati dai collaudatori all’interno del Vehicle Dynamics Estimation (IVE). La vettura è quindi in grado di modificare in tempo reale i parametri per adattarsi allo stile di guida e alle condizioni di aderenza del percorso. In questo senso gioca un ruolo fondamentale il 6D-IMU, un’unità di misurazione su sei assi che invia all’elettronica di bordo tutti i segnali relativi ai movimenti dell’auto rispetto alla strada. Il guidatore può modificare il comportamento dell’auto lavorando sulla regolazione del controllo di trazione (ATC con otto livelli e la disattivazione totale) e sulle modalità dell’ESP (Wet, On e Track).

Di serie, la Vantage prevede un impianto tradizionale con dischi anteriori da 400 mm e posteriori da 360 mm, con una sensazione ancora più ferma e diretta al pedale grazie a un booster modificato. In opzione viene proposto l’impianto carboceramico CCB che, oltre a offrire prestazioni ancora più elevate e una ottimale resistenza al calore, consente di ridurre la massa totale di 27 kg.

Con il nuovo motore da 665 CV, la Vantage è capace di toccare le 60 miglia orarie (96 km/h) da fermo in 3,4 secondi, mentre la velocità massima è pari a 323 km/h. Per poter scattare in maniera più efficace, l’Aston Martin ha sviluppato il nuovo ALC (Adjustable Launch Control) che interagisce con l’elettronica del motore, del cambio e dei controlli di trazione e stabilità consentendo al guidatore di selezionare il grado di slittamento delle ruote. Il conducente può anche disattivare completamente i controlli e affidarsi alla propria sensibilità.

In parallelo con la stradale, l’Aston Martin ha sviluppato anche la nuova Vantage GT3 da competizione, che ha già fatto il suo debutto in gara alla 24 Ore di Daytona. La vettura potrà competere nell’IMSA, nel WEC e nel Fanatec GT World Challenge, seguendo anche l’omologazione nella nuova categoria LMGT3. Si tratta del primo modello sviluppato da Aston Martin Racing in collaborazione con Aston Martin Performance Technologies, grazie al transfer di tecnologia dalla Formula 1. Il progetto è un’evoluzione delle varianti GTE e GT3 sviluppate a partire dal 2018: il lavoro si è concentrato soprattutto su aerodinamica e sospensioni per aumentare le prestazioni. La risposta entusiastica dei team già impegnati nel mondo porterà ad avere circa 30 esemplari della GT3 in gara entro la fine del 2024.