Aston Martin – Valour: V12 e cambio manuale, il trionfo della tradizione

La Aston Martin presenta la Valour, un vero e proprio tributo ai 110 anni di storia del marchio. Saranno infatti 110 gli esemplari previsti, tutti dotati di un powertrain d’eccezione: il 5.2 V12 biturbo, qui proposto con una messa a punto specifica da 715 CV e 753 Nm e abbinato esclusivamente al cambio manuale a sei marce, per un binomio (quello fra la trasmissione meccanica e il frazionamento motore più nobile) oggi unico sul mercato. Le consegne sono previste entro la fine del 2023, a un prezzo che non è stato comunicato al pubblico.

V12 biturbo, cambio manuale, assetto specifico. Il piacere di guida classico di una sportiva manuale a motore anteriore è il mantra della Valour, che oltre al cambio a sei marce offre anche il differenziale autobloccante. Il guidatore può selezionare le modalità Sport, Sport+ e Track, totalmente riprogrammate per gestire i controlli di trazione e stabilità. Anche l’assetto offre elementi specifici, sia a livello di molle e barre antirollio sia per quanto riguarda la gestione degli ammortizzatori a controllo elettronico. L’impianto frenante carboceramico prevede dischi anteriori da 410 millimetri, con pinze a sei pistoncini e dischi posteriori da 360 millimetri con pinze a quattro pistoncini. I cerchi forgiati da 21″  sono abbinati a nuovi pneumatici Michelin Pilot Sport 5 (misure da 275/35 all’anteriore e 325/30 al postereiore) con mescole specifiche AML.

Ispirata agli anni 70. Con la tecnologia di oggi. La Valour è stata definita dall’Aston Martin come un progetto di “Retro Futurism”: le suggestioni degli anni 70, con citazioni della V8 Vantage di serie e dell’esemplare noto come RHAM/1 che corse a Le Mans, si uniscono a stilemi e soluzioni moderne. La carrozzeria in fibra di carbonio non ha pannelli in comune con altri modelli e anzi spicca per alcune soluzioni molto personali, come lo sfogo d’aria “Horse Shoe” e le prese Naca sul cofano, la griglia in alluminio con prese laterali in carbonio e i gruppi ottici ispirati alla Valkyrie, tanto nel muso quanto in coda. Sempre nella vista posteriore, inoltre, spicca lo scarico con tre elementi circolari, costituiti da tubi spessi meno di un millimetro per ridurre la massa complessiva di sette chilogrammi e garantire al contempo una sonorità unica.

Una leva, tre pedali e ingranaggi a vista. Il lavoro dei designer è stato molto personale anche all’interno, dove l’abitacolo, ovviamente a due posti, è stato semplificato e reso ancora più esclusivo dalla realizzazione di una console centrale specifica, per dare risalto alla leva del cambio manuale: questo elemento è talmente importante nello spirito del progetto che i leveraggi sono stati lasciati a vista. I clienti potranno anche personalizzare leva e pomello, scegliendo tra finiture in alluminio, titanio, fibra di carbonio e legno. L’abbinamento tra il carbonio della struttura e il tweed dei rivestimenti rende unici anche i sedili: ogni elemento degli interni, d’altra parte, potrà essere personalizzato secondo i gusti dei 110 fortunati acquirenti.