Audi S3 – Più cattiva con 333 CV e il Torque splitter – VIDEO
Nasce nel 1999 la compatta che rivoluziona il concetto di hot hatch. L’Audi S3, all’epoca la versione più potente del modello di Ingolstadt, aveva 210 CV erogati da un 1.8 turbo a 20 valvole. Nelle oltre due decadi trascorse, la S3 si è evoluta costantemente attraverso varie generazioni, ma è sempre rimasta fedele al suo ruolo di sportiva discreta, ottima spalla della più altolocata RS3. Oggi, però, le cose sono cambiate, perché con il recente restyling dell’A3 Sportback, la S3 è diventata molto più interessante. Per due ragioni: il motore e, soprattutto, la trazione.
Ancora più potente. A spingere l’ultima evoluzione dell’Audi S3 troviamo l’immarcescibile 2.0 TFSI, portato a quota 333 cavalli. Aumenta pure la coppia massima, da 400 a 420 Nm, disponibile in un più ampio intervallo di giri compreso tra 2.100 e 5.500. Il cambio è sempre il “solito” doppia frizione a sette rapporti, ma il nuovo software consente di ridurre del 50% il tempo di cambiata nelle fasi di accelerazione. Che per inciso si attesta su 4,7 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h.
Arriva il Torque splitter. A garantire motricità c’è il collaudato sistema quattro per l’architettura a motore anteriore trasversale, dotato di una frizione multidisco che si occupa di distribuire la coppia sui due assali. La novità succosa, però, è il Torque splitter preso in prestito dalla RS3: due frizioni multidisco distribuiscono la spinta in maniera indipendente sulle due ruote posteriori, per realizzare il Torque vectoring e alzare il sipario su nuovi scenari di guida. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.