Auto e moto – Sbloccato il decreto per il rilascio di targa e libretto storici
Buone notizie per gli appassionati d’auto storiche. D’ora in poi sarà possibile richiedere targa e libretto conformi all’originale dei propri mezzi di interesse storico, previo pagamento di una cifra che è di 549,00 per gli autoveicoli e di 274,50 euro per i motocicli e le macchine agricole: lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in un comunicato.
Modificato il Codice. In sostanza, è stato adottato il decreto attuativo che, grazie a un emendamento alla legge n.178 del dicembre 2020, introduce una modifica all’articolo 93 del Codice della strada che prevede, in caso di nuova immatricolazione di veicoli già stati iscritti al Pra e cancellati d’ufficio o su richiesta di un precedente proprietario, la facoltà assoggettata al pagamento di un contributo – per i richiedenti di ottenere le targhe della prima iscrizione al Pubblico registro automobilistico: sarà possibile, così, ottenere una targa del periodo storico di costruzione o di circolazione del veicolo, in entrambi i casi conformi alla grafica originale.
Le procedure. Come si fa? Per i veicoli circolanti che, a causa di smarrimento, deterioramento, distruzione o furto delle targhe, siano stati reimmatricolati, sarà necessario presentare a uno Sportello telematico dell’automobilista (Sta) o a un ufficio della Motorizzazione, un’istanza di nuova reimmatricolazione: trattandosi di veicoli circolanti non vriene ichiesta altra documentazione oltre quella relativa all’istanza. Per i veicoli di interesse storico e collezionistico di origine sconosciuta (che non sono stati radiati dall’ANV e dal PRA e che sono privi di documenti di circolazione e di certificato di proprietà o di foglio complementare) bisogna invece fornire “un’istanza di nuova immatricolazione, allegando il titolo di proprietà, il certificato di rilevanza storica e collezionistica e il certificato da cui risulti l’esito positivo della verifica tecnica, riporta la nota del Ministero. L’istanza spiegano ancora dal Mit viene accolta a condizione che il veicolo risulti comunque presente nell’archivio informatico del Ced o nell’archivio informatico o nei registri cartacei del Pra.