Auto elettriche – Il governo firma un memorandum d’intesa con Pechino
Il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Pechino il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Li Qiang. Il vertice, propedeutico al summit con il presidente della Cina, Xi Jinping, è stata l’occasione non solo per discutere di una serie di questioni, tra cui i rapporti bilaterali tra Italia e Cina, ma anche per firmare sei intese su diversi ambiti, tra cui una collaborazione industriale nel campo delle auto elettriche.
Nessun dettaglio. Per ora non ci sono dettagli sul memorandum e in particolare sui suoi contenuti: da tempo si vocifera della possibilità che la visita della Meloni a Pechino serva anche a sbloccare il dossier sul possibile investimento nel nostro Paese da parte di un costruttore cinese. A tal proposito, Meloni, nel corso del suo intervento al Business Forum Italia-Cina, ha affermato che “l’Italia rimane disponibile ad ascoltare chi vuole produrre, investire, condividere nuovi spazi industriali, creare occupazione e ricchezza, proprio come finora hanno sempre fatto i nostri imprenditori all’estero”. “Oggi – ha proseguito – stiamo lavorando per garantire che l’Italia sia sempre più una destinazione competitiva, equa, attraente per le imprese globali e il Memorandum di collaborazione industriale che abbiamo sottoscritto è un passo assolutamente significativo in questa direzione. Comprende ora settori industriali strategici come la mobilità elettrica, le rinnovabili, settori dove peraltro la Cina già da tempo opera sulla frontiera tecnologica, il che inevitabilmente richiede di agire come una economia pienamente sviluppata, qual è, condividendo anche con i partner le nuove frontiere della conoscenza”.
Alla ricerca di “buoni investimenti”. “Noi rimaniamo un’economia solida, strategicamente posizionata in Europa e nel Mediterraneo. Il livello della ricerca dell’innovazione e la forza del nostro sistema manifatturiero sono da sempre i nostri punti d’eccellenza”, ha aggiunto Meloni, sottolineando la necessità di rafforzare la cooperazione economica anche per “promuovere buoni investimenti diretti, in entrata e in uscita, reciprocamente vantaggiosi, trasparenti e sostenibili, che garantiscano ricadute positive in termini di posti di lavoro, di qualità e sviluppo dei luoghi che li ricevono. Attrarre investimenti esteri ci consente di alimentare la crescita economica della nostra Nazione e la sua crescita occupazionale. importante che siano investimenti buoni, e cioè sono quegli investimenti da cui possiamo trarre beneficio in termini di incremento della produttività e del valore aggiunto, che consentono di aggiornare le competenze manageriali e tecnologiche indispensabili per fronteggiare la concorrenza, che contribuiscono al generale rafforzamento della presenza oltre confine delle nostre aziende, favorendo forme virtuose di partenariato con società straniere, a fronte chiaramente di piani di sviluppo industriali trasparenti e verificabili”. Meloni, tra i vari comparti di eccellenza dell’Italia, ha citato proprio quello Automotive: “In molti settori, basti pensare al settore automobilistico, noi siamo tra le poche Nazioni che sono in grado di offrire una capacità di filiera, dal design alla componentistica, passando per la manifattura. importante che anche il mondo imprenditoriale cinese sia cosciente dei vantaggi comparativi, delle regole del mercato italiano, di quanto sia oggi dinamico e aperto ai buoni investimenti e anche sotto questo profilo c’è un importante lavoro che ci piacerebbe fare insieme, che stiamo cercando di fare insieme, finalizzato al riequilibrio degli investimenti”.