Auto elettriche – Zipse: “Le Case rischiano di diventare troppo dipendenti da pochi mercati”

Le Case automobilistiche devono fare attenzione a puntare solo sulle auto elettriche perché rischiano di diventare troppo dipendenti da quei pochi mercati in cui sarà predominante la mobilità alla spina. L’allarme è stato lanciato da Oliver Zipse nel corso di una tavola rotonda a New York: “Quando si parla dei veicoli elettrici dobbiamo stare attenti, perché si aumenta la dipendenza da pochissimi Paesi” ha detto l’amministratore delegato del gruppo BMW e presidente dell’associazione dei costruttori europei Acea.

I problemi dell’elettrico. Zipse, che già in passato aveva sollevato dubbi sulle conseguenze della mobilità elettrica per l’intero settore automobilistico, ha quindi fatto presente alcune problematiche collegate alle auto a batteria e al contestuale addio ai motori a combustione interna, sottolineando, in particolare, come il controllo delle forniture di materie prime rischia di rimanere in mani per lo più cinesi. Non solo: secondo l’ad della BMW c’è anche un problema legato all’offerta di soluzioni in grado di soddisfare le richieste di una parte del mercato: “Se qualcuno, per qualche motivo, non potesse acquistare un veicolo elettrico ma avesse bisogno di un’auto, preferiresti proprogli di guidare la sua vecchia auto per sempre? Se non vendi più motori a combustione, qualcun altro lo farà”.

D’accordo con Tavares. Il manager tedesco, da sempre contrario a qualsiasi bando totale contro le endotermiche, ha quindi ribadito un concetto al centro di un recente intervento dell’ad di Stellantis, Carlos Tavares: offrire propulsori a combustione più efficienti può rappresentare un aspetto fondamentale non solo per i bilanci delle aziende ma anche per la lotta ai cambiamenti climatici. D’altro canto, Zipse, al pari del suo omologo di Stellantis, ha ricordato come tra i principali freni alla mobilità elettrica non ci siano solo il deficit infrastrutturale, ma anche i prezzi elevati dei veicoli a batteria. Zipse ha anche parlato di altre difficoltà contingenti, tra cui il rincaro dell’energia e delle materie prime, che stanno costringendo i costruttori a rendere sempre più efficienti le loro attività produttive o a intensificare le iniziative nel campo dell’economia circolare per ragioni ambientali e ancor di più economiche (il riciclaggio consente, per esempio, di ridurre i costi operativi). In ogni caso, ha avvertito il manager, i prezzi di energia e materie prime sono oggi al loro picco e potrebbero non rimanere sugli attuali livelli, ma di sicuro non torneranno ai valori del passato.