Autostrada del Sole – L’A1 festeggia i 60 anni con una mostra fotografica
“Un percorso per riscoprire i luoghi e la strada che fa parte della memoria e del presente degli italiani”: è così che si presenta la mostra “L’alba dell’Autostrada del Sole”, dal 4 dicembre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Fotografie e filmati raccontano l’A1. Dalla posa della prima pietra, il 19 maggio 1956 a San Donato Milanese con il Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, fino all’inaugurazione il 4 ottobre 1964, a Firenze con il Presidente del Consiglio Aldo Moro, l’esposizione propone un viaggio attraverso le fotografie di Luca Campigotto, Silvia Camporesi e Barbara Cannizzaro, ben coniugate con le immagini e i filmati provenienti dall’Archivio Storico Luce Cinecittà.
Storica sinergia tra pubblico e privato. Curata dal Ministero della Cultura e da Cinecittà, l’iniziativa, di cui è sponsor Autostrade per l’Italia, vuole anche celebrare la collaborazione che l’Autosole creò tra politica e imprenditoria, pubblico e privato, operai e dirigenti, e raccontare il ruolo fondamentale di quattro tra le principali aziende italiane dell’epoca: Agip, Fiat, Italcementi e Pirelli. “La volontà di unire persone e territori fu più forte di tutti gli ostacoli che si incontrarono durante la costruzione dell’opera”, ricorda Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato alla Cultura con delega alla Fotografia. “Celebriamo un’impresa leggendaria che ha cambiato la vita degli italiani, rappresentando un effetto volano per l’economia”.
All’avanguardia dalla nascita. L’Autostrada del Sole, che ha festeggiato di recente i suoi 60 anni, fu da subito un’infrastruttura che sfidava i limiti dell’ingegneria nazionale con 113 tra ponti e viadotti, 572 cavalcavia, 38 gallerie, 57 raccordi e numerose soluzioni progettuali all’avanguardia, firmate da nomi come Riccardo Morandi e Giorgio Macchi. Basti pensare che già nel 1964, a lavori non ancora conclusi, alcuni progetti dei ponti furono esposti, assieme ad altre opere di ingegneria, alla mostra “Art in a Changing World: 1884-1964: Twentieth Century Engeneering” al Moma (Museum of Modern Art) di New York.
Un viaggio nell’Italia che cresceva. La mostra, che resterà aperta fino al 28 febbraio 2025, è un autentico percorso visivo che racconta anche le trasformazioni culturali e sociali legate all’Autostrada del Sole, soffermandosi su opere cinematografiche, saggi e articoli su giornali e riviste che in 60 anni ne hanno raccontato l’impatto sul Paese. Diversi quelli esposti alla mostra, firmati da penne prestigiose: tra queste, lo storico dell’arte Cesare Brandi e lo scrittore Pier Paolo Pasolini. E non manca nemmeno Quattroruote, che all’opera dedicò uno speciale.