Autovelox – T-Exspeed non conformi, maxi sequestro in tutta Italia
Autovelox nuovamente nella bufera. Dopo l’ordinanza con cui lo scorso aprile la Cassazione aveva sancito la necessità dell’omologazione – sigillo di cui tutte le apparecchiature in uso in Italia sono attualmente prive – il Giudice per le indagini preliminari di Cosenza ha disposto il sequestro di alcuni T-Exspeed V2.0. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di un’indagine da cui sarebbe emersa la non conformità degli apparecchi utilizzati con il prototipo depositato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al momento dell’approvazione, avvenuta nel 2011 ed estesa nel 2016 alla funzione di misurazione della velocità media.
Su strada apparecchi non conformi. Nel mirino della magistratura cosentina, e della Polizia Stradale che ha eseguito l’ordinanza, vi sarebbero alcune postazioni fisse per il rilevamento della velocità sia media che puntuale dislocate lungo la statale 107 e la provinciale 234 del territorio della provincia di Cosenza e lungo la statale 106″. A quanto si apprende, tuttavia, il sequestro riguarderebbe apparecchiature presenti in molti altri Comuni italiani, tra cui Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico (MT), Cerignola (FG), Pianezza, Piadena (TO), Formigine (MO), Arcola (SP), Carlentini (SR), San Martino in Pensiliis (CB).
L’ipotesi di reato è frode in fornitura. L’ipotesi di reato, nei confronti della ditta che avrebbe fornito gli apparecchi non conformi alle amministrazioni locali, sarebbe frode in pubbliche forniture. Un danno grave ai controlli di velocità e ai Comuni, che sono parte lesa e che credevano di utilizzare un apparecchio conforme al prototipo approvato, spiega a Quattroruote Luigi Altamura, comandante della Polizia locale di Verona e componente del tavolo di coordinamento dei comandanti di polizia locale presso l’Anci. Questa è una vicenda che rischia di minare il rapporto di fiducia tra cittadini e pubbliche amministrazioni.
Per ora verbali confermati. Per il momento, non vi saranno conseguenze sulle violazioni accertate con gli strumenti sequestrati, regolari fino a prova contraria. Né le amministrazioni che li hanno utilizzati potrebbero, in questa fase, ricorrere allo strumento dell’annullamento dei verbali in autotutela, un atto che, anzi, potrebbe esporre gli enti locali all’accusa di danno erariale. Nulla però vieta agli automobilisti multati di fare ricorso al giudice di pace competente.
Né laser, né radar. Il T-Exspeed V.2.0 è prodotto dalla società Kria s.r.l., con sede a Seregno (MB): Ff approvato con decreto dirigenziale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 27 ottobre 2011 e l’approvazione fu estesa il 29 dicembre 2016 alla versione per il rilevamento della velocità media. Con il divieto di effettuare accertamenti delle violazioni in modalità istantanea e in modalità media congiuntamente. Il sistema è dotato di tre telecamere ad alta definizione e funziona con la sola elaborazione delle immagini, essendo privo, al contrario di altre apparecchiature più diffuse, di radar o laser.