Bando endotermiche – Salvini chiama il collega tedesco per evitare lo stop nel 2035

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha sentito telefonicamente il collega tedesco Volker Wissing nel giorno in cui sono aumentate le incertezze sullo stop alla vendita di auto endotermiche nel 2035: “Cordiale telefonata in vista del voto sul regolamento CO2 auto al Consiglio dei ministri dell’Unione Europea tra il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro federale tedesco per il Digitale e i Trasporti Volker Wissing”, spiega il dicastero italiano in una nota. Durante la telefonata “è stata ribadita la forte intesa sul principio di neutralità tecnologica per evitare lo stop dal 2035 per i motori a combustione”.

Fitto lavoro diplomatico. Il colloquio tra i due ministri conferma il fitto lavoro delle diplomazie sulla questione del bando delle endotermiche, sempre più incerto dopo l’annuncio del voto contrario da parte dell’Italia durante il prossimo Consiglio e negli incontri propedeutici. La posizione di Roma, insieme a quella dei polacchi, dei bulgari e ai dubbi dei tedeschi manifestati proprio da Wissing, stanno rallentando il processo di approvazione del testo e aumentando i rischi su un esito negativo nelle votazioni del Consiglio. Salvini ha manifestato più volte la sua contrarietà al bando delle endotermiche, giudicandolo un suicidio industriale per l’Europa, mentre il ministro tedesco ha espresso i suoi timori solo negli ultimi giorni, chiedendo esplicitamente alla Commissione europea di rivedere le sue proposte per includere l’apertura agli e-fuel, i carburanti sintetici. I due politici si erano già visti a Roma il 31 gennaio in occasione di un importante bilaterale che aveva fatto emergere “una forte intesa”. A ogni modo, la telefonata tra Salvini e Wissing è solo una delle iniziative messe in atto dal governo italiano per alzare l’asticella delle discussioni sul tema dello stop ai motori a combustione. Infatti, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato una serie di incontri bilaterali con i colleghi di Austria, Romania, Repubblica Ceca, Danimarca e Svezia sulla politica industriale europea e, ovviamente, sul dossier più caldo del momento, quello automotive.