Benzinai – Confermato lo sciopero per il 25-26 gennaio

Lo sciopero era ed è confermato, si legge in una nota congiunta delle principali associazioni di categoria dei benzinai diramata domenica 22 gennaio. La comunicazione ufficiale, firmata dai presidenti di Faib, Fegica e Figisc/Anisa, replica alle dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Uso che, intervenuto a una trasmissione radiofonica su Radio 24, aveva chiesto ai gestori di revocare l’iniziativa, definendola una decisione che danneggia tutti i cittadini.

A rischio gli ultimi spiragli di accordo. Il comunicato chiama direttamente in causa Palazzo Chigi: Lo stop era ed è confermato e le dichiarazioni del ministro sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il governo in questa vicenda”. Nelle stesse righe, i benzinai sottolineano poi che le dichiarazioni del ministro Urso rischiano seriamente di chiudere ogni residua possibilità di concludere positivamente la vertenza in atto. Martedì scorso, 17 gennaio, l’ultimo confronto tra i rappresentanti dell’esecutivo e i gestori delle pompe di benzina, al termine del quale è stato deciso di confermare la serrata prevista per giovedì e venerdì prossimi. I benzinai protestano contro i provvedimenti varati con il cosiddetto decreto trasparenza.

L’intervento di Urso. Intervistato a Il caffé della domenica su Radio 24, il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha dichiarato che “c’è un tavolo di confronto” che verrà tenuto “aperto in maniera continuativa finché non ci sarà un riordino del settore”. Riguardo allo sciopero, Urso ha poi parlato di “zone d’ombra che danneggiano coloro che lavorano in piena onestà”. E ha poi chiarito la posizione del governo su alcuni punti. Sulla discussa misura che obbliga i distributori a esporre un cartello con i prezzi medi del carburante, il ministro ha sottolineato come “l’esposizione del cartellone aiuterà i consumatori a scegliere”; sulla questione accise, invece, ha ribadito come la decisione di non riproporre il taglio sia stata “una scelta ben precisa del governo”. “La riduzione delle accise ha puntualizzato Urso è stata decisa in un momento straordinario e a tempo, ma ha portato beneficio soprattutto ai più abbienti.