BMW X3 – La svolta di Monaco

Reinventare un’automobile che soltanto lo scorso anno ha conquistato 350 mila clienti in tutto il mondo non era un’impresa facile. La quarta generazione della X3, in arrivo nelle concessionarie a fine novembre, sotto molti aspetti rimane quindi fedele ai tradizionali contenuti del modello, rompendo però al tempo stesso gli schemi su diversi altri fronti. Partiamo dal design, che si lega allo stile recente del marchio, con proporzioni che enfatizzano l’aspetto muscoloso e sportivo di questa Suv e particolari che mettono in evidenza la sua indole tecnologica. La parte frontale, per esempio, è caratterizzata dai fari full Led a doppia L di serie e da una calandra inedita, disponibile in due versioni e dotata, a richiesta, di cornice retroilluminata. Con una lunghezza di 4,75 metri (3,4 centimetri in più rispetto alla versione uscente), una larghezza di 1,92 (+2,9 cm) e un’altezza di 1,66 (-2,5 cm), la nuova X3 ha subito modifiche anche all’interno. Nell’abitacolo sono aumentati spazio e confort, mentre il bagagliaio vanta   ora una capacità dichiarata che va da 570 a 1.700 litri (che scendono a 460-1.600 sull’ibrida ricaricabile 30e xDrive). Il salotto di bordo ha perso diversi comandi fisici, a eccezione della comoda rotella sul tunnel centrale, e sfoggia un aspetto ancora più minimalista, grazie anche all’integrazione nella plancia del Curved display, che combina in un unico pannello gli schermi per la strumentazione e per l’infotainment, rispettivamente da 12,3 e 14,9 pollici.

Il diesel resta. Dal punto di vista meccanico, la sport utility bavarese utilizza un’evoluzione della piattaforma Clar della BMW. A differenza della futura sorella elettrica iX3 attesa sul mercato il prossimo anno e basata sull’architettura Neue klasse, sviluppata a Monaco per le elettriche di nuova generazione , propone esclusivamente motorizzazioni termiche, tutte elettrificate e associate alla trazione integrale e al cambio automatico Steptronic a otto marce. Le versioni d’ingresso, 20d xDrive e 20 xDrive, sono spinte da unità mild hybrid 48 volt diesel e benzina, benzina, rispettivamente, da 197 e 208 cavalli. Salendo di livello, troviamo la già citata 30e xDrive, che può contare su un powertrain ibrido plug-in da 299 cavalli; in questo caso il cuore del sistema è un accumulatore da 19,7 kWh ricaricabile in poco più di due ore se ci si collega a una colonnina in corrente alternata da 11 kW , che promette un’autonomia di circa 90 chilometri in modalità elettrica. La gamma è completata da un motore a benzina mild hybrid 48 volt da 398 cavalli, riservato alla M50 xDrive, la versione più potente della sport utility, in grado di accelerare da 0 a 100 in 4,6 secondi e di toccare i 250 km/h di velocità massima autolimitata.

Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024