BYD – Accordo con la Turchia per la nuova fabbrica “europea”

La BYD ha scelto la Turchia per realizzare la sua seconda fabbrica europea. L’azienda cinese ha firmato un accordo con il ministero dell’Industria turco per investire l’equivalente di circa 1 miliardo di dollari vicino a Smirne, città portuale sul Mar Egeo dove fino a pochi anni fa si sarebbe dovuta insediare la Volkswagen con un nuovo impianto destinato alla produzione della Passat e della Skoda Superb

Il progetto. L’intesa, firmata davanti al presidente turco Recep Tayyip Erdoan e a pochi giorni da un incontro tra lo stesso Erdoan e il suo omologo cinese Xi Jinping, prevede la costruzione di un impianto con una capacità di 150 mila veicoli l’anno, tra auto elettriche e ibride plug-in, e di un centro di ricerca e sviluppo sulle tecnologie per la mobilità sostenibile. Le attività produttive, in grado di sostenere la creazione di 5 mila posti di lavoro diretti, dovrebbero partire alla fine del 2026. L’intero progetto, frutto di trattative partite circa un anno fa, sarà sostenuto da un consistente sostegno da parte delle autorità turche: per esempio, i terreni destinati a ospitare le strutture industriali sono di proprietà pubblica, ma ora saranno concessi a titolo gratuito alla BYD. Non solo. Scegliendo la Turchia, la Casa cinese potrà ottenere diversi benefici, tra cui la possibilità di accedere a un importante tessuto di fornitori locali e, soprattutto, di sfruttare l’accordo di libero scambio in essere tra Bruxelles e Ankara per aggirare i possibili dazi europei sulle auto elettriche di origine cinese.