Colonnine di ricarica – Approvato il regolamento europeo sulla distanza minima dei 60 km

L’11 luglio è stata una giornata di intenso lavoro per l’Europarlamento: l’assemblea plenaria ha approvato diversi provvedimenti, destinati a diventare direttive con la ratifica del Consiglio Ue, la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e la loro entrata in vigore nei tempi stabiliti dai trattati. Una delle nuove normative è legata al pacchetto di misure “Fit for 55” e riguarda da vicino il settore automobilistico perché stabilisce precisi requisiti per le stazioni di ricarica per le autovetture elettriche: per la loro realizzazione si dovrà rispettare, entro il 2026, l’obbligo di una distanza minima di 60 chilometri lungo le arterie dei corridoi Ten-T. Inoltre, le prese dovranno avere una potenza complessiva di almeno 400 kW, destinata a salire a 600 kW entro il 2028.

Ci sono anche i chip. La normativa, inoltre, impone per il 2031 una distanza di 200 chilometri per le stazioni per il rifornimento di idrogeno, stabilisce dei requisiti anche per la visualizzazione dei prezzi e obbliga la Commissione europea a creare una banca dati continentale. L’Europarlamento ha anche approvato regolamenti per introdurre carburanti marittimi più ecologici e per ridurre i consumi di energia di ogni singolo Paese membro; inoltre, ha votato a favore dello “European Chips Act”, il pacchetto di misure proposte dalla Commissione per rafforzare la produzione di semiconduttori e ridurre la dipendenza dalle forniture estere. Le attività parlamentari sono proseguite portando all’adozione di una posizione per le trattative con il Consiglio sulle proposte di riduzione delle emissioni dei grandi impianti industriali e degli allevamenti, nonché di ripristino degli ecosistemi naturali danneggiati.