Crisi dei chip – Intel è pronta a investire 4,5 miliardi di euro in Italia

Intel è pronta a investire fino a 4,5 miliardi di euro per realizzare una fabbrica di semiconduttori sul territorio italiano. In particolare, la multinazionale statunitense ha annunciato di aver avviato negoziati con il governo su un progetto che prevede la costruzione di un impianto di back-end, ossia di assemblaggio e confezionamento dei wafer di silicio.

Le aree in lizza. Per il progetto sono in lizza, ormai da vari mesi, diverse regioni, che hanno presentato le loro candidature al ministero dello Sviluppo economico, indicando varie opzioni: la Sicilia con Catania, il Piemonte con il comprensorio di Mirafiori e due siti tra Novara e Vercelli, la Puglia con Bitonto, Lecce, Foggia e Brindisi e il Veneto. Intel prevede di avviare le attività industriali tra il 2025 e il 2027 e di creare circa 1.500 posti di lavoro diretti e altri 3.500 nell’indotto. Tra l’altro, la multinazionale di Santa Clara ha fatto presente anche l’intenzione di perseguire ulteriori opportunità di crescita in Italia grazie alla ormai imminente acquisizione di una società israeliana: si tratta della Tower Semiconductor, che pochi mesi fa ha siglato un accordo con l’italo-francese StMicroelectronics per accelerare la crescita produttiva di nuove strutture industriali in fase di costruzione ad Agrate Brianza, alle porte di Milano.

Il progetto europeo. L’investimento italiano rientra all’interno di una più ampia strategia volta a rafforzare la produzione europea di microprocessori, ridurre la dipendenza del Vecchio Continente dai Paesi asiatici ed evitare le conseguenze della carenza di prodotto che ha penalizzato soprattutto il settore automobilistico. Il progetto della Intel include investimenti complessivi per almeno 80 miliardi di euro in 10 anni e può contare sul sostegno del Chips Act varato a inizio febbraio dalla Commissione europea. La multinazionale ha destinato, in particolare, 17 miliardi di euro per costruire, a partire dalla prima metà del 2023, due impianti di semiconduttori a Magdeburgo (Germania): il complesso entrerà in funzione nel 2027 e impiegherà 3 mila lavoratori. Ulteriori 12 miliardi di euro saranno destinati all’ampliamento della fabbrica di Leixlip, in Irlanda. Tra Italia, Germania e Irlanda, l’impegno complessivo della Intel supera i 33 miliardi di euro. La multinazionale intende anche realizzare il suo centro di ricerca europeo (con mille dipendenti, di cui 450 già attivi dalla fine del 2024) e un polo di progettazione a Plateau de Saclay, in Francia, e ha in programma di ampliare i suoi laboratori di Gdansk (Polonia) e di Barcellona (Spagna).