Dakar, Tappa 7 – Toyota protagonista: exploit di Al-Rajhi

La settima tappa della Dakar ha portato la carovana da Riyadh fino ad Al Duwadimi, per un totale di 861 chilometri, di cui 333 di prova speciale. A sorpresa è stato Al-Rajhi ad affermare il proprio ritmo, mettendosi alle spalle le due Hunter di Vaidotas Zala e Guerlain Chicherit. A onor di cronaca, per poco più della metà di questa tappa aveva visto protagonista l’Audi RS Q e-tron E2 di Mattias Ekström. Lo svedese però si è dovuto fermare per riparare la sospensione posteriore sinistra, rotta dopo aver colpito una roccia. Il tempo perso con le riparazioni gli ha di fatto tolto ogni possibilità di poter lottare per la vittoria di tappa, lasciando via libera al saudita.

Le dichiarazioni dei primi tre. Yazeed Al-Rajhi è partito vicino al fondo dello schieramento, dopo aver avuto un problema tecnico nella giornata di ieri. Il saudita ha ottenuto la sua terza vittoria di tappa in carriera alla Dakar, la prima di questa edizione, ma rimane a oltre cinque ore dal leader della classifica generale. “Abbiamo attaccato oggi! Non è stato facile partire dal fondo e sorpassare tutte le altre auto non è stato semplice, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro”, ha commentato al termine della tappa. Alle sue spalle Vaidotas ala che ha così commentato la sua performance odierna: “Nel complesso è stata una bella giornata. Direi che per noi è stato strano non avere auto davanti, eravamo soli nel deserto. Il risultato di oggi fa sicuramente morale”. A chiudere il podio è stato Guerlain Chicherit che, nonostante ieri abbia perso 5 ore dal leader di classifica, non ha certamente perso l’entusiasmo per affrontare questa corsa. “Abbiamo faticato un po’ con la navigazione, ma questa è stata una speciale fantastica. Abbiamo anche avuto una gomma a terra e poi ci siamo ritrovati nella mischia: prima c’era Nasser davanti, poi Seb e poi io… è stata una lotta emozionante”.

Al-Attiyah in gestione. Il leader della classifica generale resta Nasser Al-Attiyah. Il qatariota della Toyota Gazoo Racing si è tenuto fuori dai guai e ha fondamentalmente gestito il suo vantaggio di un’ora sul primo dei suoi inseguitori, il compagno di squadra Henk Lategan. “Abbiamo dovuto aprire le danze senza avere tracce davanti a noi. Glen e Séb ci hanno superati. La navigazione è stata complicata e poi, all’improvviso, ci sono state tre o quattro auto impegnate in una battaglia. Gli ultimi 20-30 chilometri sono stati pazzeschi”, ha detto Al-Attiyah. Così, dopo la settima tappa e 861 chilometri di prove speciali, il qatariota sembra essere sempre più solo al comando. Per il team Audi Sport, la sesta e la settima tappa sono state decisive: nessuna delle RS Q e-tron E2 è tra i primi dieci. Quello messo meglio rimane Ekström, con 4 ore e 49 minuti di ritardo dalla vetta.