Dieselgate – Risarcimenti Volkswagen tagliati agli italiani
Con la decisione numero 2260 depositata il 16 novembre, la Corte di appello di Venezia ha parzialmente accolto il ricorso della Volkswagen, riducendo da 180 milioni di euro complessivi a 19 (più interessi) il risarcimento del danno dovuto a 63 mila proprietari italiani di auto, riuniti in una class action Dieselgate (patrocinata da Altroconsumo). Nel 2021, il Tribunale di Venezia aveva invece condannato il gruppo a pagare 3.300 euro a ogni consumatore (sentenza 1423), di cui 3.000 per il danno patrimoniale e fino a 300 per quello morale a chi aveva acquistato il veicolo nuovo senza rivenderlo tra il 15 agosto 2009 e il 26 settembre 2015 (la metà in caso di acquisto di un usato o di rivendita).
Niente danno patrimoniale. Stando alla Corte di appello, non c’è il danno patrimoniale perché i veicoli erano tecnicamente sicuri e idonei alla circolazione: nessuna perdita del valore commerciale è stata registrata sul mercato italiano. Il Collegio ha confermato il danno morale di 300 euro. Limitandoci all’Italia, esistono varie sentenze di primo grado per altrettante cause individuali, senza dimenticare che Bruxelles ha esortato la Volkswagen a risarcire tutti i consumatori europei, non solo quelli tedeschi. E a livello globale il Dieselgate pare senza fine.