Dodge Journey – Ricordate la Fiat Freemont? Ora parla cinese

Quasi cinque metri, sette posti veri e una linea che più americana non si poteva. La Dodge Journey, con il nome Fiat Freemont, una decina d’anni fa fu la prima “torinese” yankee, una originale crossover, via di mezzo tra Suv, monovolume e famigliare sportiveggiante, capace di ritagliarsi un discreto successo. Anche in Europa. Ma fu soprattutto con il marchio del ram (l’ariete), che conobbe i maggiori successi in giro per il mondo, dagli Usa, ovviamente, al Canada e Messico, fino a Sud America e Asia. E ora, dopo 1,66 milioni di unità vendute in 12 anni e mezzo, rinasce proprio in Cina. Con un’operazione che sa un po’ di nuova globalizzazione e di furbata commerciale.

Seconda vita. La nuova Dodge Journey, infatti, diventa un classico rebadge di un modello orientale: la GAC Trumpchi GS5, una C-Suv presente sul mercato cinese dal 2018, e da poco ristilizzata, lunga 4,7 metri e spinta da un 1.5 a benzina da 168 CV. Un’auto nella categoria delle Honda CR-V, Toyota RAV4, Volkswagen Tiguan e Nissan X-Trail, per citare le concorrenti presenti sui nostri mercati, ma anche in quella di bestseller locali come Changan CS75 Plus, Geely Boyue, Roewe RX5, BYD Song Pro e Chery Tiggo (dalla quale, peraltro, nasce la nostrana DR 5).

Varcherà l’oceano. Una erede della Fiat Freemont non è immaginabile (nonostante all’epoca avesse ricevuto parecchi apprezzamenti, soprattutto nel settore delle flotte aziendali), ma la nuova Journey cinese varcherà in ogni caso l’Oceano: prima sarà disponibile in Messico, dove il modello ha mantenuto una solida reputazione, e poi dovrebbe partire alla conquista dell’America Latina, a cominciare da Colombia, Perù e Cile. Non è prevista, invece, la sua commercializzazione negli States e in Canada. Né, tantomeno, in Europa, anche se è possibile un suo sbarco sui mercati mediorientali.