Economia circolare – Cyclus, la sostenibilità diventa un must anche per gli autodemolitori

In Europa vengono rottamate ogni anno sei milioni di macchine, di cui un milione solo in Italia. Nel processo di demolizione, i pezzi di un’auto devono essere trattati in maniera efficiente, così da generare meno scorie e recuperare il quantitativo maggiore di materie prime. Secondo i dati raccolti dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, la filiera italiana ha raggiunto una percentuale di recupero totale dell’84,7%, con l’obiettivo di arrivare il prima possibile al 95%.

Una nuova piattaforma. Cobat, realtà che da trent’anni si occupa di economia circolare e di efficientamento del modello di riciclo dei rifiuti in Italia, ha presentato Cyclus, una Rete Certificata di Autodemolitori che raduna al suo interno i principali operatori del settore. La piattaforma, che al momento conta già l’adesione di quattro Case (Mazda, Smart, Ineos e Porsche) e oltre centocinquanta imprese di autodemolizione, assicura la corretta gestione e tracciabilità dei componenti di qualsiasi automobile, comprese quelle ibride ed elettriche. 

Un settore sempre più importante. La Commissione Europea sta lavorando a un nuovo regolamento sull’ELV (End of Life Vehicle) che punta alla circolarità totale del comparto automotive, dalla progettazione al fine vita di un’auto, rafforzando la responsabilità dei produttori e degli operatori del trattamento dei rifiuti, ed è proprio in questa direzione che si inserisce la piattaforma Cyclus.

La presentazione di Cyclus. Il network è stato presentato durante una tavola rotonda che si è tenuta nella Sala Capranichetta di Piazza Monte Citorio, a cui hanno partecipato l’Ing. Silvia Grandi, Direttore Generale Economia Circolare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’On. Patty L’Abbate, Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, l’On. Marco Simiani, Membro della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Andrea Minutolo, Responsabile scientifico di Legambiente, Roberto Della Seta, Direttore scientifico di Eprcomunicazione e Claudio De Persio, Amministratore Delegato di Cobat e di Haiki+.