Elon Musk – “A breve e medio termine, petrolio e combustibili fossili sono necessari”
Salito sul palco con uno dei suoi 11 figli sulle spalle, Elon Musk è stato ospite Atreju, la manifestazione della destra italiana tenutasi a Roma. Nel suo intervento, il numero uno della Tesla ha affrontato diversi argomenti, a partire dalla crisi demografica, passando per l’intelligenza artificiale e l’immigrazione. Intervistato dal giornalista Nicola Porro, nelle varie domande l’imprenditore ha affrontato anche il tema ambientale. Ribadendo che, nel cammino verso la sostenibilità, a breve e medio termine è impossibile pensare di rinunciare al petrolio e ai combustibili fossili.
Cambiamenti climatici? Stiamo esagerando. Secondo Musk, l’allarme sui cambiamenti climatici sarebbe in parte eccessivo, o quantomeno prematuro. L’impressione è che stiamo esagerando, almeno nel breve periodo, su questo tema ha detto il tycoon, alludendo a linee di pensiero che puntano all’eliminazione tout-court del petrolio e dei combustibili fossili. Saranno ancora necessari, a breve medio termine ha precisato il grande ospite della kermesse di Fratelli d’Italia, aggiungendo, sempre sul clima: Non dobbiamo essere troppo preoccupati. Certo, quando spostiamo anidride carbonica dal sottosuolo all’atmosfera bruciando carburanti fossili, cambiamo il clima ha premesso Musk. Nei prossimi decenni – ha poi aggiunto – porteremo nell’atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica, ma non credo che questo distruggerà. E ha ricordato, alla fine, come per compiere la transizione ecologica serva tempo e, dal suo punto di vista, anche un po’ di speranza: Ci vorranno anni per essere sostenibili ha detto il patron di Tesla, lanciando, al contempo, un monito a una parte degli ecologisti: Alcuni ambientalisti stanno facendo sì che la gente perda speranza per il futuro. Noi dobbiamo avere speranza per il futuro.
Investire in Italia? Fate figli. Durante l’intervista, a Elon Musk è stato chiesto anche se l’Italia sia un Paese in cui vorrebbe investire non è un mistero che sia la premier Meloni, sia il presidente francese Emmanuel Macron da tempo corteggiano l’imprenditore per l’apertura nei rispettivi Stati di una nuova fabbrica europea della Tesla. Alla domanda, il magnate ha risposto rimettendo al centro il problema demografico: un Paese importante dove poter investire, ma mi preoccupo per tasso di natalità così basso. Mi chiedo: ci saranno abbastanza persone che potranno lavorare nella mia azienda? Io mi preoccupo di questo tema più degli altri, forse, ma il problema c’è. Mi limito ai fatti. L’Italia è un buon paese dove investire, ma, per favore, fate più italiani.