Extreme E – In Sardegna si corre per il futuro (anche a idrogeno)

Correre per il pianeta: è questo è lo slogan dell’Extreme E, il campionato dei maxi fuoristrada a batteria da 540 cavalli. Il loro obiettivo? Gareggiare nei luoghi più inaccessibili per dimostrare le performance elettriche e dare un segno di attenzione per l’ambiente. Un doppio binario che abbiamo visto da vicino in occasione della tappa italiana della competizione, tenutasi nella base militare di Capo Teulada.

Elettrico, ma anche a idrogeno. Mente e artefice del campionato è l’imprenditore ed ex politico spagnolo Alejandro Agag, che insieme alla Formula E promuove anche questo secondo campionato “estremo” dedicato alle Ev. O meglio, a un motorsport senza bielle e pistoni. Infatti, in occasione della tappa italiana l’abbiamo incontrato per farci dare nuove informazioni sul lancio dell’Extreme H, ossia la serie parallela con prototipi dotati di powertrain con tecnologia fuel cell a idrogeno.

Verso l’idrogeno? Il lancio del nuovo campionato dovrebbe avvenire nel 2024, ma si stanno definendo le date di presentazione del nuovo prototipo di buggy fuel cell. Al momento non si hanno informazioni tecniche precise, ma si può immaginare la base dell’attuale maxi buggy Odyssey 21s, alimentata da una pila a combustibile invece che dal solo pacco batteria da 54 kWh. Più certo il format, che quasi sicuramente prevede l’affiancamento tra le due serie con l’Extreme H al seguito della E. Parliamo di una categoria separata, quindi, che correrà negli stessi luoghi e sulle stesse piste per dimostrare le possibilità delle nuove tecnologie.  

Stelle che guidano per il futuro. Emozioni green. Salti, sportellate, ribaltamenti, chili di fango lanciati in cielo dalla coppia mostruosa dei buggy: la Extreme E di certo non annoia, anzi. E pure nella pit lane, il pubblico – poco, a causa dell’inaccessibilità delle piste – può vivere vicino al team il momento dello “switch”, ossia il pit stop obbligatorio con cambio del pilota. A proposito, tantissimi sono i nomi illustri dell’Extreme E, da Sébastien Loeb – ingaggiato per l’appuntamento sardo dall’ABT Cupra XE – al “re” della Dakar Nasser Al-Attiyah, passando per Nico Rosberg e Carlos Sainz, proprietari di team. Non mancano il dj Carl Cox, che non si perde neanche un appuntamento della sua squadra, e Mattias Ekström.

The Boss e i segreti dell’Extreme E. Al box Cupra il protagonista era proprio Loeb, nove volte campione del mondo WRC e pilota capace di andare forte ovunque, dalla pista fino alla Pikes Peak. Lo abbiamo intercettato durante una pausa di gara per raccogliere le sue impressioni: “Una delle cose più difficili da gestire qui in Sardegna è la coppia mostruosa dell’Odyssey 21s. Sono circa 1.000 Nm, disponibili istantaneamente, che devono essere gestita con accuratezza per affrontare le voragini nel terreno (causate da anni di esercitazioni nella base militare, ndr). Essenziale, quindi, è la comunicazione con gli ingegneri per la messa a punto della centralina e dell’erogazione del motore”.