F.1, GP Brasile – Verstappen vince in rimonta e ipoteca il Mondiale
Una gara straordinaria per Max Verstappen: l’olandese della Red Bull Racing ha vinto il Gran Premio di San Paolo dopo una rimonta dalla diciassettesima posizione. Il tre volte iridato non ha sbagliato un colpo e ha potuto ribaltare il risultato anche grazie a una bandiera rossa arrivata in un momento ideale per lui. Alla ripartenza, si è scatenato: dopo essersi sbarazzato di Ocon ha cominciato a martellare, ottenendo per 17 volte consecutive il giro più veloce in gara. Un ritmo indiavolato che gli ha permesso di tagliare il traguardo con 19 secondi di vantaggio sul primo degli inseguitori. “Le mie emozioni oggi hanno viaggiato sulle montagne russe: prima la sfortuna in qualifica, con quella bandiera rossa che mi ha lasciato in fondo allo schieramento; poi in gara siamo rimasti fuori dai guai e abbiamo fatto le scelte giuste e, sul finale, stavamo volando!”, ha commentato Max. “Incredibile vincere qui partendo così indietro”, ha concluso.
Miracolo Alpine. Una gara che vale un’intera stagione per la squadra transalpina, nel pieno di una forte ristrutturazione. Esteban Ocon e Pierre Gasly hanno tagliato il traguardo rispettivamente in seconda e terza posizione, facendo fare alla squadra un grande balzo in avanti nella classifica costruttori. “Che giornata fantastica!”, ha detto Esteban. “Sono felice di essere sul podio e non potrò mai ringraziare abbastanza il mio team. La macchina era difficile da guidare sull’asciutto, ma quando ha iniziato a piovere mi sono sentito molto più a mio agio. Adoro guidare qui sotto la pioggia!”. Soddisfatto anche Pierre Gasly, che torna sul podio di Interlagos: “In una stagione così difficile, in cui abbiamo faticato anche ad andare a punti, portare due auto sul podio è qualcosa di inaspettato! Sono partito dalla P13 e ho recuperato dieci posizioni. Non abbiamo mai mollato ed eccoci qui!”.
Mercedes e Ferrari opache. Dopo aver condotto a lungo la gara, George Russell ha pagato un po’ di sfortuna con l’arrivo della safety car prima e l’uscita della bandiera rossa subito dopo. L’inglese della Mercedes si è così dovuto accontentare della quarta posizione, ma su di lui c’è una doppia investigazione: la prima è quella relativa al pasticcio della partenza abortita, l’altra per una regolazione della pressione delle gomme avvenuta in un momento in cui non era possibile farlo. Vedremo cosa decideranno i commissari di gara in questo (lungo) post-gara. Charles Leclerc porta l’unica Ferrari superstite in quinta posizione: una gara difficile per il monegasco, che non ha mai avuto lo spunto per fare di meglio. Disastrosa la prestazione di Sainz: dopo l’incidente in qualifica, anche in gara lo spagnolo è andato a sbattere, ritirandosi con l’amaro in bocca.
Norris ha ceduto. Dopo aver conquistato la pole position, sembrava pronto a una grande giornata, ma quel momento di gloria è stato solo un’illusione. Ha iniziato a commettere errori ancora prima che si spegnessero i semafori: non ha colto il segnale di “partenza abortita” ed è ripartito per un ulteriore giro di formazione, generando confusione nel gruppo. Ora, infatti, è sotto inchiesta da parte dei commissari. Al via, ha perso subito la leadership contro la Mercedes di Russell e ha continuato a commettere diversi errori durante la gara. Il sesto posto finale è amaro: se il suo rivale Verstappen dovesse vincere a Las Vegas, il Mondiale sarebbe già deciso.
Boccone amaro per la Racing Bulls. In qualifica, la scuderia di Faenza aveva realizzato un autentico capolavoro, piazzando Tsunoda al terzo posto e Lawson al quinto. La gara sembrava andare per il verso giusto, soprattutto per il pilota giapponese. Quando la pioggia ha iniziato a intensificarsi, Yuki è stato richiamato ai box per montare le gomme full wet, guadagnando 5 secondi al giro su chi aveva scelto di restare con le intermedie. Ma proprio in quel momento, la direzione gara ha deciso di far entrare la safety car e interrompere la corsa per un incidente di Colapinto. La gara di Yuki è stata così compromessa. Alla fine, le due monoposto hanno chiuso a punti, ma resta la frustrazione per un potenziale che non si è potuto realmente concretizzare.
Le classifiche. Con questa vittoria, Max Verstappen mette una seria ipoteca sul titolo: ora guida la classifica con 393 punti contro i 331 di Norris. Se Max dovesse vincere a Las Vegas, il campionato sarà chiuso a suo favore. Il Mondiale Costruttori resta ancora aperto: la McLaren resta davanti, ma la Ferrari – a tre eventi dalla fine – è seconda con soli 36 punti di svantaggio. Terza la Red Bull Racing, ma più staccata, con un ritardo di 49 punti dal team di Woking.