F.1, GP d’Olanda – Mercedes e McLaren protagoniste del venerdì
La Formula 1 è tornata in pista a Zandvoort per le prove libere del Gran Premio d’Olanda. George Russell ha concluso la giornata in testa con il miglior tempo in 1:10.702, precedendo di soli 61 millesimi la McLaren di Oscar Piastri. Alle loro spalle, i rispettivi compagni di squadra, con Hamilton terzo e Norris in quarta posizione.
Prime indicazioni. Mercedes e McLaren si riconfermano in buona forma, sia nella simulazione di qualifiche che nei long run. Il punto critico che accomuna tutte le squadre è la gestione delle gomme, piuttosto delicata su questa pista e stamattina ulteriormente complicata dalla presenza della pioggia che ha reso l’asfalto ancora più green. Considerando che domani potrebbe tornare a piovere, qualifiche e gara potrebbero diventare una lotteria per quel che riguarda la strategia gomme.
Tante novità tecniche per McLaren. La squadra ha portato in Olanda un nuovo pacchetto di aggiornamenti tecnici, per cercare di recuperare terreno nei confronti di una Red Bull in evidente difficoltà. La MCL38 ha novità sia alle sospensioni che ai brake duct, oltre che a fondo e diffusore. Nuova anche l’ala posteriore, con l’obiettivo di aumentare il carico aerodinamico. Nella seconda sessione di oggi, i piloti hanno portato avanti un lavoro differenziato per massimizzare la raccolta dati, mostrando una buona competitività generale che lascia ben sperare i tecnici di Woking.
Red Bull in difficoltà. Max Verstappen non è andato oltre il quinto tempo nella seconda sessione di libere, pur non essendo lontano dai diretti rivali. La stessa cosa non si può certo dire di Sergio Perez, rimasto addirittura fuori dalla Top 10 concludendo dodicesimo. Lo stesso pilota messicano, alla vigilia di questo weekend, ha ammesso che la Red Bull si è resa conto di aver sbagliato nello sviluppo della vettura e che in più occasioni la squadra ha dovuto gettare via il lavoro di preparazione fatto in factory per ricominciare da capo, sprecando tempo prezioso in pista. Ecco perché, anche oggi, abbiamo visto due configurazioni diverse della RB20 in pista: una cosa del tutto insolita, specie per una squadra in testa a entrambe le classifiche.
Ferrari claudicante. Anche alla Rossa di Maranello le cose non stanno andando per il verso giusto. A Zandvoort la SF-24 è praticamente la stessa di quella vista a Spa prima della pausa estiva e questo sembra riflettersi negativamente sul gap dagli avversari. Charles Leclerc ha chiuso la seconda sessione di prove al nono posto, con sette decimi di ritardo dal leader. Certamente è andata peggio a Carlos Sainz, che ha potuto effettuare solamente sette giri prima di accusare un problema al cambio, rimasto bloccato in settima marcia.