F.1, GP Mexico City – Verstappen inarrestabile, Hamilton e Leclerc a podio

Max Verstappen ha conquistato la vittoria nel Gran Premio di Città del Messico, mettendo a segno la cinquantunesima vittoria in carriera che lo porta ad eguagliare Alain Prost nella classifica dei più vittoriosi di tutti i tempi. L’olandese della Red Bull Racing non ha praticamente avuto rivali e ha tagliato il traguardo davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton e alla Ferrari di Charles Leclerc.

Partenza decisiva. La prima fila tutta rossa è durata davvero poco, perché Verstappen – scattato dal terzo posto – ha sfruttato il lungo rettilineo per portarsi in testa alla frenata di Curva 1. Leclerc si è trovato a sandwich tra le due Red Bull, con Perez che ha chiuso troppo presto la traiettoria: il contatto con la Ferrari è stato inevitabile e il messicano non ha potuto evitare il ritiro. Palpabile la delusione del pubblico.

Le parole del vincitore. Verstappen ha messo in bacheca il sedicesimo successo su diciannove gare disputate e ha così commentato questo nuovo traguardo: “La gara è stata incredibile. Peccato per Checo che si è ritirato al primo giro. Questo per noi è un anno davvero speciale: anche partendo terzi, il ritmo è stato speciale. Avevamo provato una strategia diversa rispetto ad altri, ma l’interruzione con la bandiera rossa ci ha impedito di verificare se fosse giusta. Oggi comunque eravamo forti in tutte le condizioni”.

McLaren in rimonta. Lando Norris è partito dal fondo dello schieramento, dopo un sabato da dimenticare, e ha cominciato una rimonta che lo ha portato fino al quinto posto finale. Il suo passo era nettamente migliore anche del compagno di squadra Piastri che, su richiesta della squadra, si è messo da parte per non fargli perdere tempo e andare all’attacco anche della Mercedes di Russell.

Risultato agrodolce per AlphaTauri. Daniel Ricciardo torna a punti, grazie al settimo posto finale di oggi. L’australiano è riuscito a fare una gara veloce e intelligente: senza l’interruzione con la bandiera rossa, probabilmente il quinto posto era alla sua portata. Era andata bene anche la gara di Yuki Tsunoda che, invece, proprio in virtù della sua strategia e dell’interruzione della gara era risalito fino all’ottava posizione. Poi, il giapponese si è lasciato innervosire dalla difesa dura di Piastri e i due sono arrivati al contatto. Ad avere la peggio è stato proprio Yuki, scivolato in ultima posizione. A nulla è servita la rimonta furiosa sul finale che lo ha visto tagliare il traguardo dodicesimo. Per il team è comunque un buon risultato, poiché balza in avanti di due posizioni in classifica costruttori, passando dall’ultimo all’ottavo posto, a pari punti con Alfa Romeo.

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