F.1, GP Miami – Libere 2, Verstappen precede le due Ferrari
Max Verstappen è stato il più veloce nelle prove libere del Gran Premio di Miami, quinto round del Mondiale di Formula 1. L’olandese della Red Bull Racing ha fermato il cronometro sull’1:27.930 mettendosi alle spalle le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc. Il monegasco è andato a picchiare contro le barriere a 9 minuti dal termine della sessione, danneggiando la sua SF-23. Alle sue spalle, per una manciata di millesimi, l’altra Red Bull guidata dal messicano Sergio Perez. Quinta posizione per Fernando Alonso, che si conferma tra i protagonisti nella parte alta della classifica, ma staccato di oltre sette decimi dalla vetta. Lo spagnolo dell’Aston Martin è stato leggermente più rapido della McLaren di Lando Norris, mentre Lewis Hamilton ha ottenuto il settimo tempo con nove decimi di ritardo da Verstappen. Un po’ più in difficoltà Lance Stroll, che chiude la sessione con un ritardo netto di un secondo rispetto al battistrada, ma davanti alla Alpine di Ocon per appena sette millesimi. A chiudere la Top 10 troviamo Alexander Albon.
Passi avanti per la Ferrari. La Red Bull ha mostrato un passo gara particolarmente forte, ma la Ferrari sembra essere un po’ più vicina in qualifica. Una prestazione rafforzata anche dai nuovi aggiornamenti sulla SF-23 applicati a fondo e diffusore che sembrano aver dato riscontri particolarmente positivi. Peccato per l’inconveniente di Leclerc a fine sessione, che gli ha impedito di accumulare dati in vista della gara. Il grip del nuovo asfalto di Miami è decisamente maggiore rispetto all’anno passato, quasi due secondi di differenza sul giro più rapido: un dato da non sottovalutare per il degrado e la conseguente gestione gomme.
Tanti errori. Tanta aderenza in più, ma anche una lunga serie di errori e testacoda che non ha risparmiato quasi nessuno. George Russell, che aveva ottenuto il miglior tempo nella prima sessione, è andato lungo alla Curva 11, proprio prima che Charles Leclerc finisse a muro a Curva 7. Fortunato Kevin Magnussen, che si è girato ma ha solo sfiorato il muretto, danneggiando solo lievemente la monoposto. E’ andata peggio a Nico Hulkenberg nelle prime libere, che è andato a sbattere costringendo i suoi meccanici a del lavoro extra per riparare la macchina.