Factorial – Le nuove frontiere dello stato solido
Mercedes, Stellantis e Hyundai–Kia potrebbero avere presto un’altra freccia al loro arco elettrico: Solstice. Queste nuove celle a stato solido di Factorial Energy, un’azienda sostenuta dalle tre Case, hanno raggiunto una capacità di 40 Ah, adatte quindi a essere montate sulle Bev. Anzi, potrebbero raddoppiarne l’autonomia senza incidere sul peso.
Una solida scommessa. Solstice è un passo avanti importante per le batterie a stato solido, ovvero dei normali accumulatori al litio in cui l’elettrolita anziché essere liquido è, appunto, solido e che sono una delle grandi promesse dell’industria automobilistica. Ma pure smartphone, computer e ogni altro dispositivo portatile sono della partita. I motivi sono tanti: lo stato solido promette una maggiore densità di energia (quindi maggiore autonomia a parità di peso o minor peso a parità di autonomia), tempi di ricarica ridotti, prestazioni più omogenee e una vita più lunga. Gli accumulatori di questo tipo sono anche più sicuri, visto che non si surriscaldano, sono meno dannosi per l’ambiente e richiedono meno energia per essere prodotti.
Ancora tanta strada. Tutto questo vale in teoria. La ricerca procede a passo serrato (Sono tante le Case coinvolte, da Toyota a Volkswagen passando Mazda, Nissan, Chery, Bmw, Nio, Ford), ma ancora non è stato definito su quale materiale puntare come elettrolita: grafene? Ceramica? Un nuovo composito ideato dall’intelligenza artificiale?. I costi di produzione sono alti e manca un’industrializzazione “di massa”. Da ultimo, non abbiamo ancora prove certe sull’affidabilità dello stato solido nel tempo. Cicli di carica-scarica continui portano ancora oggi a una degradazione delle celle dovrà essere superata prima di vedere davvero le batterie a bordo delle nostre Bev. C’è chi parla di almeno tre anni. E chi si spinge fino a cinque.