Ferrari Roma Tailor Made – Un esemplare unico da esporre a New York

La Ferrari ha presentato un esemplare unico realizzato sulla base della Roma e firmato dal reparto Tailor Made. L’aspetto dell’auto, che verrà esposta alla New York Design Week, è stato definito con il contributo di Evan Orensten e Josh Rubin, cofondatori di Cool Hunting, una nota testata americana di design e cultura.

Omaggio alla tradizione giapponese. Lo spunto per la realizzazione, scaturita dal confronto con il direttore del Centro stile Ferrari, Flavio Manzoni, proviene dalla tradizione artigianale giapponese, dai suoi punti di contatto con quella italiana – primo fra tutti l’attenzione alla qualità – e da una sua modernizzazione che fosse in linea con l’incessante ricerca sul fronte dell’innovazione del marchio di Maranello.

La tradizione dell’indaco. La tinta sviluppata per la carrozzeria e battezzata Indigo Metal omaggia in particolare il colore dell’indaco giapponese, una tintura tradizionale prodotta ancora oggi con metodi di coltivazione naturali da cinque aziende agricole. La tintura si ricava da una pianta che, una volta raccolta e fermentata, viene trasformata nel Sukumo, l’indaco essiccato mescolato a liscivia, sakè e polvere di calcare da cui si ottiene la tintura indigo Hon-Ai, utilizzata per le sue proprietà antibatteriche su biancheria, lenzuola e vestiti.

I tessuti di kimono riciclati. La stessa colorazione torna negli interni, nel tessuto Sakiori di sedili e tappeti: un altro omaggio alla tradizione artigianale del Sol levante, dato che questo tessile viene ricavato dai lembi di vecchi kimono lisi e ricomposti per un secondo impiego. Quelli utilizzati sulla Roma Tailor Made sono stati realizzati ad Amami Oshima, un’isola dell’arcipelago meridionale del Giappone: il primo, risalente alla fine degli anni Quaranta, tinto di indigo e il secondo, degli anni Settanta, trattato sia con l’indigo che con la tintura a base di fango Tsumugi dell’isola.

Pelli intrecciate e rame. L’indigo viene ripreso anche dal cielo dell’abitacolo. Per realizzarlo sono state impiegate due pelli realizzate a Kyoto, una in tinta unita e l’altra dipinta a mano con il metodo Asai Roektsu, che risale all’VIII secolo: si tratta di un sistema di tintura a cera che forma intricati motivi ripetuti attorno a un unico colore, comunemente utilizzato per decorare i kimono. Il pellame è stato poi mandato in Italia dove è stato tagliato a strisce e intrecciato a mano. Le maniglie delle portiere sono rivestite di pelle nera intrecciata a mano, in omaggio allo tsukami, l’arte di avvolgere le impugnature delle katana, mentre altri dettagli, come il cancelletto del cambio, le levette e l’arco del doppio cockpit sono in color rame, in omaggio ai tradizionali contenitori di rame per il tè.

Il sigillo a otto razze. Ultimo tocco di stile, il Kamon che compare sulla targhetta di personalizzazione incastonata nel bracciolo centrale e sul battitacco: si tratta di un sigillo tramandato di generazione in generazione nelle famiglie giapponesi e nel caso della Roma Tailor Made rappresenta una ruota di un carro trainato da buoi, le cui otto razze ricordano l’architettura del motore V8 del modello. Un richiamo numerico ribadito anche dalle otto creste d’onda che circondano la ruota quale simbolo di fortuna e forza.