Ferrari – Vigna: “L’Europa si deve svegliare”
L’inaugurazione del nuovo E-Building della Ferrari è stata l’occasione, per i vertici della Casa emiliana, per delineare la strada che il marchio ha davanti a sé. In attesa del prossimo capital markets day, nel quale verranno svelati nuovi dettagli sulla strategia di prodotto, il costruttore ha confermato che la nuova fabbrica destinata ad accogliere tutti i modelli dell’attuale gamma più l’elettrica che debutterà alla fine del prossimo anno non è stata pensata per incrementare i volumi produttivi, ma per garantire maggiore flessibilità e consentire personalizzazioni ancora più elevate di ogni singolo esemplare. E questa è una strategia fortemente voluta da Benedetto Vigna, amministratore delegato della Ferrari, che forte della sua esperienza in ambito tecnologico ha sottolineato come il detto “chi si ferma è perduto” sia calzante in questo periodo di transizione. “L’Europa deve svegliarsi ha affermato Vigna perché se qualcuno corre più veloce di noi, dobbiamo essere noi a correre più veloci di lui. Questa è una legge semplice. E la Ferrari lo sa benissimo, perché se qualcuno corre più veloce di noi, noi dobbiamo andare più forte. Non lanciare chiodi sulla strada per eliminare gli avversari”. Un’allusione, nemmeno troppo velata, ai dazi da poco applicati dall’Unione Europea alle vetture d’importazione cinese.
Spazio anche per eFuel e idrogeno. Vigna ha anche parlato di come la Ferrari non intenda porsi target di vendita per l’elettrica, affermando che saranno i clienti a decretarne i numeri, e ha confermato che a Maranello i motori termici suoneranno ancora a lungo: l’intenzione è quella di esplorare tutte le tecnologie possibili, eFuel e idrogeno compresi, per prolungare la vita dei plurifrazionati simbolo del marchio fin dalla sua nascita. Come ci hanno confermato anche Davide Abate, chief technologies and infrastructure officer, e Andrea Antichi, chief manufacturing officer, parlandoci di come la chiave di volta della nuova strategia sia la flessibilità. Sia per quanto riguarda la produzione (con V12, V6, V8 e, un domani, l’elettrico sulla stessa linea in contemporanea) sia dal punto di vista delle tecnologie propulsive. Per le quali la Ferrari ha un approccio totalmente neutrale: se una soluzione dovesse rivelarsi migliore dell’altra, allora verrà presa in considerazione. Ciò vale tanto per i motori quanto per la chimica delle batterie: Vigna ha escluso categoricamente l’impiego degli accumulatori Lfp, senza però parlare di altre tecnologie.