Fiat – Nuova Panda, sei tu?
Quella che potrebbe essere la nuova Fiat Panda si mostra per la prima volta nei disegni dei brevetti emersi online: in questo caso il condizionale è d’obbligo perché, per il momento, non è confermato che l’auto di questi disegni sia effettivamente la Panda, o che sia un modello del marchio Fiat. Oltre alle varie somiglianze con il primo modello della piattaforma Smart di Stellantis, la Citroën ë-C3, non sembrano esserci particolari richiami stilistici alla storia della Panda (in primis per la nuova forma da crossover), oppure alla concept Centoventi (della quale, però, si può intravedere qualche richiamo). Quello che è pressoché certo, invece, è che la “Grande Panda” o “Pandona”, come è stata chiamata più volte, sarà un modello elettrico a sé stante e andrà ad affiancare l’attuale generazione della Panda, convivendo con essa per qualche anno.
Pensata per la produzione. Al momento non è dato sapere se il modello mostrato in queste immagini sia effettivamente una futura versione di serie, anche se pare scontato che non si tratti di una concept per via di alcuni dettagli, come la presenza delle serrature sulle maniglie delle portiere. Molto vicine alla produzione appaiono anche altre parti dell’auto, come gli specchietti retrovisori.
Tornano gli “squircle”. Tra i pochi richiami alla Panda vi sono i gruppi ottici posteriori, che nella forma riprendono il quadrato con angoli stondati lo “squircle”, o supercerchio che caratterizza molti dettagli del modello attuale, a partire dalle bocchette del climatizzatore. Molto più numerosi sono invece i richiami, seppur largamente evoluti, alla concept Centoventi presentata al Salone di Ginevra del 2019. Il frontale va a modificare i concetti stilistici già visti sul prototipo, rendendo più affusolati i faretti inferiori e collegando visivamente con una striscia Led i due gruppi ottici principali, che ripropongono un taglio simile a quello della concept. Sulla fiancata, drasticamente evoluta per le esigenze legate all’utilizzo della piattaforma Smart, si possono notare dei paracolpi laterali di plastica che si richiamano, seppur con forme e dimensioni molto diverse, sia a quelli della Centoventi sia a quelli della Panda di terza generazione.
Quando esce. La nuova Panda (se alla fine si chiamerà così) sarà probabilmente svelata l’11 luglio, nel corso delle celebrazioni per il 125 anniversario del marchio Fiat. La nuova utilitaria debutterà in versione elettrica, ma come le sorelle basate sul telaio Smart Car è destinata ad avere anche delle versioni con motori termici, probabilmente dei turbobenzina 1.2 con vari livelli d’elettrificazione.
L’elettrica. Proprio come la Citroën ë-C3, pure la cinque porte di Torino potrebbe montare una batteria al litio-ferro-fosfato da 44 kWh abbinata a un motore anteriore da 113 CV, per un’autonomia attorno ai 320 km (20-80% della carica in 26 minuti con colonnine a 100 kW). Qualche mese dopo il debutto, però, la versione elettrica potrebbe essere affiancata da una variante entry level a batteria, con accumulatori meno capienti, un allestimento più essenziale e un listino molto più abbordabile.
I prezzi. I prezzi dovrebbero partire ben al di sotto dei 25 mila euro per l’elettrica con batteria da 44 kWh (la ë-C3 parte da 23.900 euro) e scendere sotto quota 20 mila sia nel caso della Bev entry level, sia per le versioni con motore a benzina.
Prodotta in Serbia. La nuova Panda sarà prodotta nell’impianto Stellantis di Kragujevac, già “casa” della 500L. L’indiscrezione, ventilata da tempo, è stata recentemente confermata dal presidente serbo Aleksandar Vui dopo un incontro istituzionale con Giorgia Meloni tenutosi a Belgrado. A Pomigliano d’Arco, attuale dimora dell’utilitaria, si continuerà a costruire la Panda endotermica almeno fino al 2026. Quanto al futuro, non è detto che quello serbo sia l’unico sito destinato alla produzione della Bev compatta: tutto dipenderà dalle strategie sulla collocazione delle attività industriali e le scelte geopolitiche del gruppo Stellantis.