Fiat – Panda, Suv e Fastback: uno sguardo al futuro
Presentando questa nuova serie di prototipi, la Fiat non ha parlato in maniera esplicita di nomi, limitandosi a dire che si tratta di una nuova famiglia di prodotti. Il primo sarà la nuova Panda, che darà vita a una gamma di veicoli molto diversi tra loro. Un approccio simile a quello già visto con la Fiat 500 (declinata nelle versioni 500X, 500L, 500L Living, 500e e 600), ma per il quale rimane ancora ignota la nomenclatura. Si chiameranno tutte Panda? Forse… Anche se è poco probabile. Quello che è certo, invece, è che questi cinque prodotti, che arriveranno sul mercato nei prossimi tre anni, condivideranno una nuova filosofia: indipendentemente da dove nascerà un modello, sarà riproducibile in qualsiasi parte del mondo. Ciò significa basare tutte le vetture sulla stessa piattaforma e impiegare componentistica comune (fino all’80%, in base al modello), limitando al massimo le differenze e massimizzando le economie di scala. Per ridurre i costi di produzione e, conseguentemente i prezzi per i clienti finali.
L’11 luglio 2024 la Fiat svelerà il primo modello di serie della sua nuova era anticipata da queste cinque concept. La capostipite della nuova serie sarà la Panda… pardon: la Fiat City Car concept. Un modello che la Casa ha già descritto come “Mega Panda” poiché sarà più grande rispetto all’attuale Pandina (il modello odierno verrà ribattezzato in questo modo per diversificarlo dalla sorella maggiore) e dovrebbe arrivare a sfiorare, se non oltrepassare, la barriera dei quattro metri. Il design si ispira al luogo dove tutto è nato, il Lingotto di Torino, con forme squadrate (un tratto distintivo della piattaforma Smart Car impiegata da modelli come la Citroën ë-C3, ndr) abbinate a quella che la Fiat definisce “leggerezza strutturale”, con grandi superfici vetrate per un’elevata luminosità all’interno dell’abitacolo e, immancabilmente, una certosina ottimizzazione degli spazi. I richiami alla “Pista 500” presente sul tetto del Lingotto sono visibili soprattutto all’interno, dove la forma ovale del tracciato è ripresa dalla plancia, dai sedili e dallo schermo del sistema multimediale. Nell’abitacolo troveranno spazio particolari realizzati con materiali sostenibili, tessuti di bambù e plastiche riciclate. Un’altra chicca sarà il cavo di ricarica con un sistema di avvolgimento automatico, per rendere più semplici le ricariche delle versioni elettriche.
Il secondo modello più importante tra quelli anticipati dalle concept, è una Suv dalle dimensioni generose. Osservandola si può capire che non si tratterà di una B-Suv e forse nemmeno di un modello di segmento C, con la Fiat che la descrive come una “Giga-Panda”. Un modello che seguirà le orme tracciate dalla sorella city car, evolvendone con tutta probabilità contenuti e dotazioni si parla di soddisfare le richieste dei clienti più esigenti per quanto concerne sicurezza e versatilità, in un corpo vettura spazioso e robusto per concorrere in segmenti più elevati, ma sempre con un occhio al prezzo. La Casa, infatti, tesse le proprie lodi definendosi “leader della mobilità accessibile” ed è dunque lecito aspettarsi modelli con listini estremamente concorrenziali. Per parlare di fasce di prezzo precise, però, è ancora presto.
Il 2026 sarà l’anno di uscita di scena della Fiat Tipo, ma anche di un modello tanto invidiato dagli appassionati italiani agli automobilisti sudamericani: la Suv coupé Fastback. Cogliendo la palla al balzo, la Fiat sostituirà entrambi i modelli con una nuova vettura dalle forme molto particolari, votate all’aerodinamica (e conseguentemente al miglioramento dell’efficienza e alla riduzione dei consumi): look massiccio con coda da coupé, assetto rialzato e forme squadrate (vogliamo chiamarla Suv coupé? Decidete voi che ci state leggendo…).
Anche la Fiat si lancerà nel mondo dei pick-up elettrici. E lo farà con un modello di dimensioni medie, che dovrebbe stare al di sotto dei cinque metri (una misura spesso oltrepassata dai cassonati). Il design riprenderà quello degli altri modelli, con forme squadrate, un cofano anteriore generoso e un abitacolo a due file, quindi con quattro porte. Fino al divano posteriore le forme si richiamano a quelle delle concept Suv e Fastback, fatta eccezione per una differente linea della portiera, con le novità principali che immancabilmente si concentrano nella coda. Dove protagonista è un cassone che sembra essere più capiente rispetto a quello del Fiat Toro già commercializzato in America Latina.
Prendi un pick-up e gli metti una cella abitabile dietro. Una prassi già molto in voga in alcune zone del mondo, che la Fiat ha ripreso per l’ultima concept di questo lotto: la Fiat Camper concept non è altro che una versione camperizzata della Pick-up concept. Un modello “tuttofare” che la Fiat descrive come “una sorta di manifesto di uno stile Dolce Vita” che vuole riconnettere persone e natura. Ma non solo. Questo modello, infatti, rende omaggio alla mitica Panda degli anno Ottanta e a quella che a Torino chiamano “Fun-ctionability”, ovvero la versatilità di un modello perfetto per la città ma anche divertente da guidare in altri contesti, non da ultimo l’off-road. E, a guardare bene questa concept, non si fatica a immaginare un possibile impiego come trasporto merci. Un furgoncino insomma, ma cool.