Flotte in Francia – Il 50% delle nuove immatricolazioni saranno elettrificate nel 2024

Le immatricolazioni di nuove auto aziendali in Francia saranno elettrificate per il 50% entro il 2024, contro un obiettivo del 20% di tutto il parco circolante transalpino secondo gli obiettivi del governo. Almeno secondo quanto sottolinea la prima edizione di MOB40, il barometro che WWF Francia ha realizzato interpellando i fleet manager di 40 grandi aziende (da 1.000 a 10.000 dipendenti) nei settori dell’industria, delle costruzioni, del commercio e dei servizi, per oltre 120.000 autovetture gestite. Di cui solo il 3% oggi è 100% full electric, con la stessa percentuale di ibride plug-in. I fleet manager interpellati, però, hanno affermato che un veicolo su due di nuova immatricolazione sarà certamente elettrificato; per il 27% elettrico e per il 23% ibrido alla spina, contro un 19% di diesel, rispetto al 69% di oggi, e il 21% di benzina (19% oggi).

Veicoli commerciali. Anche i furgoni dovrebbero accelerare sull’elettrificazione, con il 26% dei volumi full electric (contro il 3% di oggi) e il 6% ibridi plug-in. Come per le autovetture, la quota di veicoli commerciali leggeri spinti da propulsori diesel scenderà, anche se più lentamente, dal 75% al 42% in tre anni. “Quasi il 40% dei veicoli immatricolati in Francia sono veicoli aziendali. Dopo 4 o 5 anni, questi veicoli iniziano una seconda vita sul mercato dell’usato, dove quasi il 75% delle famiglie a basso reddito si rifornisce. L’osservazione è semplice, se le flotte aziendali diventano elettrificate, un gran numero di francesi potrà avere accesso, attraverso questo mercato di seconda mano, ad auto a basse emissioni e poco costose”, commenta il Conservation director di WWF France Arnaud Gauffier. Lato infrastrutture, il 38% delle aziende ha meno di 10 stazioni di ricarica, l’8% non ne ha alcuna, mentre oltre la metà delle flotte censite possiede almeno una stazione di ricarica per due veicoli elettrificati (il 24% ne ha una per ogni mezzo).

Le car policy e la CO2. Già tre quarti dei fleet manager hanno misurano le emissioni di CO2 delle proprie flotte e hanno questo valore in car policy, e proprio per questo intendono favorire l’acquisizione di veicoli elettrici e ibridi plug-in e, per quanto riguarda i furgoni, anche a bio-Ngv, il carburante che consente di compiere il passaggio dai combustibili fossili liquidi a quelli a base di gas rinnovabile, gettando le basi per una mobilità basata sull’idrogeno. Allo studio anche una riduzione della flotta favorendo la mobilità alternativa, optando anche per soluzioni di carpooling, corporate car sharing e smartworking.