Formula 1 – Si correrà a Imola fino al 2025

La Formula 1 continuerà ad avere due gare in Italia fino al 2025: è stato infatti annunciato il rinnovo contrattuale con Imola che continuerà ad ospitare il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.

Orgoglio italiano. Il circuito del Santerno è tornato in calendario nel 2020, dopo quattordici anni d’assenza, ospitando la Formula 1 alle prese con la gestione della pandemia di coronavirus che aveva portato alla cancellazione di diversi eventi. Adesso però, grazie al grande impegno delle istituzioni, si darà continuità a questo sforzo. Stefano Domenicali, presidente e ceo della Formula 1 che a Imola è nato, ha detto: “Sono felice di poter annunciare che continueremo a correre a Imola fino al 2025. Voglio ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti in questa operazione, in particolare il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il Ministero dell’Economia e Finanze e quello degli Affari Esteri, così come il Comune di Imola. Non vediamo l’ora di tornare ad aprile per emozionare i nostri fan”.

Trattativa complicata. Non è stato semplice poter giungere a un accordo tra un ente pubblico come Aci Italia e uno privato come Liberty Media. Secondo le indiscrezioni circolate, l’accordo economico si aggira attorno ai 25 milioni di dollari all’anno, raggiungibile grazie anche al supporto del Governo e della Regione. Soddisfatto il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani: “L’accordo di oggi sancisce la presenza del GP del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna fino al 2025: non si tratta solo di un grande successo sportivo per l’Italia, ma anche di grande arricchimento per la massima serie internazionale del motorsport che, da diversi anni, conferma nel proprio calendario una delle gare più amate da team e piloti. Le trattative sono state lunghe e complicate, ma grazie all’importante sostegno ricevuto da diversi enti locali è stato possibile arrivare a un accordo. Tra tutti, vorrei sottolineare l’entusiastico lavoro della Regione Emilia Romagna e del suo presidente, Stefano Bonaccini”.