Formula E – Suggestione Ferrari: “Possibili colloqui per un coinvolgimento”
La Ferrari si prepara ad inaugurare l’e-building il prossimo 21 giugno: la nuova area dell’azienda sarà funzionale allo sviluppo del primo modello full electric del Cavallino Rampante, previsto entro il 2025. Nel nuovo stabilimento, costato circa 500 milioni di euro, si andranno a creare 250 posti di lavoro. E mentre a Maranello si lavora alacremente, si rincorrono le voci di un potenziale interesse al motorsport elettrico e a un possibile ingresso in Formula E in un futuro non molto lontano.
Primi contatti? L’apertura all’elettrico porterà la Rossa in Formula E? Domanda lecita, che è stata posta anche al ceo della categoria full electric Jeff Dodds che ha risposto con un laconico Potrebbe essere alla specifica domanda di un contatto tra il Cavallino e il Mondiale full electric. Non conferma, né smentisce, ma afferma: “Ferrari ha annunciato un impianto di elettrificazione in Italia e parlato di una futura linea di produzione elettrica. Ed è la prima volta che parlano di elettrico, anziché di ibrido”. Certamente, il coinvolgimento del Cavallino darebbe maggiore risalto alla categoria e Dodds non lo nega: “Penso che, se la Ferrari fosse coinvolta, eleverebbe ancor di più il campionato di Formula E. Non solo perché il marchio ha una forte riconoscibilità, ma anche perché porta con sé una fan base di tifosi davvero grande”.
Solo una suggestione. Per il momento, da Maranello fanno sapere che: “Il focus odierno è sulla F.1 e sull’endurance. Di recente, abbiamo annunciato che partirà una nuova sfida nella vela che amplierà la nostra anima racing”. E per quanto riguarda l’e-building, già nelle scorse settimane, il ceo della Ferrari – Benedetto Vigna – aveva sottolineato: “Per me, l’e-building rappresenta tre cose: la possibilità di creare componenti strategici come batterie, assi e l’intera auto. La seconda è la possibilità di costruire tutte le auto, non solo le elettriche, ma anche quelle ibride, con tecnologie più sostenibili. Terzo, dimostra che crediamo nel futuro, nella necessità di nuove tecnologie e dobbiamo essere pronti per quello”.
Avrebbe senso. Il potenziale interesse per la Formula E da parte della Ferrari sarebbe giustificato. Sebbene la categoria full electric non abbia mai conquistato del tutto il cuore del grande pubblico, i costruttori coinvolti sono felici di partecipare perché – al di là dell’uguaglianza dei telati – c’è davvero grande libertà progettuale concessa dal regolamento tecnico per lo sviluppo del powertrain, con conseguente trasferimento di know-how e tecnologia sulla produzione di serie. Non è solamente marketing, come qualcuno sostiene: powertrain, software, sospensioni e packaging sono solamente alcune delle grandi aree in cui un team può lavorare e per Maranello, tutto ciò, avrebbe senso di esistere. Staremo a vedere.