Freedom of Mobility Forum – “Un cittadino su quattro non è pronto per la mobilità green”

Nel mondo, un cittadino su quattro non è pronto a scegliere modalità di trasporto più rispettose dell’ambiente: è uno dei principali risultati di un sondaggio condotto da YouGov in collaborazione con il Freedom of Mobility Forum, la piattaforma promossa da Stellantis per promuovere il dibattito sulla mobilità del futuro. L’indagine, condotta a gennaio, ha coinvolto circa 5.100 persone in cinque Paesi: Brasile, Francia, India, Marocco e Stati Uniti. 

I risultati. La ritrosia verso soluzioni “green” è ancor più forte negli Stati Uniti, dove il 39% degli intervistati non si è detto pronto al cambiamento. Tale percentuale sale fino al 51% nelle aree rurali. Non solo. Per quanto tre persone su quattro si stiano preparando per adottare soluzioni più ecologiche, poco più del 40% ha già iniziato a cambiare le proprie abitudini in materia di trasporti e meno del 10% ha cambiato “profondamente” il proprio modo di viagggiare. Emerge anche una forte disparità tra Paesi emergenti e avanzati sull’eventuale addio a modalità di trasporto “monoconducente” per combattere i cambiamenti climatici: la percentuale di favorevoli è oltre il 70% in Brasile, India e Marocco, mentre è inferiore al 50% in Francia e Stati Uniti e in tali aree è ancor più bassa al di fuori delle città. Dunque, si conferma come l’attuale fase di transizione sia solo alle battute iniziali, a dispetto di quanto auspicato dai politici. A tal proposito, oltre un terzo degli intervistati ritiene che legislatori e cittadini abbiano un’influenza maggiore nel promuovere il cambiamento rispetto, per esempio, alle aziende o ai media. Infine, in termini generazionali, sono i cosiddetti boomer i più restii a modificare le loro abitudini, mentre aumenta la propensione in altre fasce di età come i millennial. Del resto, per un intervistato su quattro sono proprio i giovani a poter incidere in prima persona sul nostro futuro. ” molto probabile che abbiano un ruolo determinante nel guidare il cambiamento verso modalità di trasporto più sostenibili. Le loro scelte non sono ancora più determinanti di quelle del resto della popolazione, ma lo diventeranno in futuro”, è il commento di Alexandre Devineau, direttore generale di YouGov. 

Tavares. Il sondaggio è stato presentato prima di un dibattito organizzato nel quadro della seconda edizione del Freedom of Mobility Forum. All’evento online ha presenziato l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, che ha parlato di diversi temi caldi relativi al futuro del settore automobilistico, tra cui le auto elettriche. “Non è più tempo di chiudere gli occhi e attendere”, ha detto il top manager. “Non voglio che i miei nipoti siano costretti a scegliere se rinunciare alla libera mobilità o fare i conti con cambiamenti climatici ancora più gravi. Chi si occupa di mobilità deve essere il motore del cambiamento”. Per Tavares, i veicoli elettrici “sono la via da percorrere”, anche se non l’unica: “Dobbiamo abbanadonare un approccio dogmatico e pensare che i veicoli a batteria disponibili oggi sono solo una delle soluzioni”, ha continuato l’amministratore di Stellantis, sottolineando la necessità di ridurre i costi per rendere le Bev più convenienti. In tal senso, l’industria “deve fare progressi dirompenti e rivoluzionari nel prossimo decennio”, in particolare sul fronte della chimica delle batterie; inoltre, servono notevoli sviluppi anche per le infrastutture di ricarica, con soluzioni “che non impattino” sulla vita quotidiana delle persone. Tra le alternative all’elettrico Tavares ha citato il bioetanolo, “una buona soluzione in Brasile”, mentre ha escluso – almeno per ora – l’idrogeno, “ancora troppo lontano dalla convenienza economica” e, pertanto, “più adatto alle grandi aziende che ai cittadini”.