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Germania – Dopo la Chiron a 417 Km/h è di nuovo bufera sui limiti in autobahn

Non l’hanno preso benissimo, al ministero dei Trasporti tedesco, il nuovo record personale di velocità su autostrada del milonario ceco Radim Passer: 417 km/h misurati al GPS, al volante di una Bugatti Chiron (sui 420 dichiarati dalla Casa con limitatore, 483 senza). Ancora meno gradito il fatto che sia stato trionfalmente postato su YouTube dal suo autore, per soddisfare i follower. Secondo la Associated Press, le autorità locali hanno emesso un comunicato che critica il “recordman” per aver messo in pericolo gli altri automobilisti che stavano percorrendo il tratto della autobahn A2 fra Hannover e Berlino, una striscia di asfalto ben tenuto e altrettanto noto ai velocisti. Il ministero, così, ha stigmatizzato” ogni comportamento nel traffico stradale che rechi, o possa recare danno agli utenti della strada”.

Il cervello prima di ogni cosa. Anche se tecnicamente non ha infranto alcun limite di velocità, Passer è accusato di aver violato la prima clausola della legge tedesca sulla circolazione stradale: “Chiunque partecipi al traffico deve comportarsi in modo tale che nessun’altra persona sia danneggiata, in pericolo, ostruita o disturbata più di quanto non sia inevitabile in tali circostanze”. Di conseguenza, il ministero dei Trasporti tedesco crede che tutti gli utenti della strada debbano rispettare le regole e guidare perlomeno con la testa. Anche i proprietari di una hypercar da 1.500 CV, limitata elettronicamente a 420 orari. 

Questa è sicurezza? un luogo comune, quello secondo cui le autobahn tedesche siano un iperspazio in cui saltare a piacere: il 30% della rete autostradale è sottoposta al limite di 100 km/h. Nel video, l’immobiliarista Radim Passer – che secondo Forbes è l’ottava persona più ricca della Repubblica Ceca, con una fortuna che ammonta a oltre 300 milioni di dollari – dichiara di aver fatto in modo che tutto avvenisse in sicurezza, su un tratto rettilineo a tre corsie lungo dieci chilometri, con buona visibilità e in un orario (presumibilmente l’alba) nel quale il traffico è scarsissimo. Sì, scarsissimo, ma non del tutto assente: per avere un’idea della differenza della velocità di percorrenza, basta osservare come la Chiron si lascia dietro le altre auto. Passer non è nuovo a questo genere d’impresa: il record personale precedente era di 402 km/h, conseguito nel 2015 sempre al volante della propria Bugatti, una Veyron. Anche stavolta, il W16 non l’ha deluso, proiettandolo oltre i quattrocento orari: battuto il record, l’euforico Passer ha ringraziato Dio per essere stato il suo eccellente co-pilota.

Torna la polemica sui limiti. Un patrocinio importante, su questo non si discute: ma è sufficiente a decretare la liceità – e soprattutto, la ragionevolezza della cosiddetta impresa? Il ministero dei Trasporti tedesco, questo è certo, si è legato Passer al dito e non gliela farà passare liscia. Anche perché l’attuale governo federale, guidato dal cancelliere Olaf Scholz, è retto da una coalizione fra Socialdemocratici, Verdi e Liberali. Proprio il Partito degli ambientalisti aveva sostenuto in campagna elettorale l’introduzione dell’obbligo di velocità sulle autobahn a 130 km/h, come nel resto d’Europa. Per la sicurezza prima di tutto, ma anche per ridurre la produzione di emissioni inquinanti. Sui limiti i Liberali hanno avuto la meglio, ma episodi come questo hanno riacceso la miccia del dibattito pubblico: è giusto o non è giusto che chiunque possa raggiungere la velocità di un jet al decollo non sulla pista di un aeroporto, ma sulla pubblica strada, alla presenza degli altri automobilisti, contando esclusivamente sulla stabilità del mezzo e la propria perizia di guida? Quale limite dovrebbe porsi chi ha legittimamente acquistato e guida una hypercar conscio di non infrangere la legge, se non quella del buonsenso? Effettivamente, qualcosa fa fatto.