Giamaro Automobili – Katla e Albor, 2.000 CV (ciascuna) per cominciare

La Katla prende il nome da un vulcano islandese e questa scelta spiega bene la sua configurazione estetica senza compromessi: gli stilisti della Casa hanno voluto tracciare linee che esprimessero le caratteristiche eccezionali del propulsore termico, puntando al contempo su proporzioni a loro modo classiche, riconoscibili come quelle di una coupé emiliana a motore centrale. Il linguaggio stilistico alterna superfici bombate e tagli netti, in un susseguirsi che culmina nell’ala mobile posteriore. I numeri? Il Cx è di 0,33, la lunghezza di 4,79 metri, l’altezza di 1,19, la larghezza di 2,03, il passo di 2,75. Gli interni sono stati concepiti in una sorta di dialogo con la carrozzeria: il profilo della plancia riecheggia quello del cofano e accoglie un posto guida e un’interfaccia ispirati all’aeronautica. La console centrale della Katla ricorda quella di un caccia e i materiali sono quelli che ci si aspetta da un’hypercar che punta alla massima esclusività: alluminio, fibra di carbonio, tessuti pregiati e cuciture a vista. Il cuore di questa nuova realizzazione è naturalmente il motore: un 7.0 V12 quadriturbo interamente progettato dalla Giamaro Automobili con angolo tra le bancate di 120 e turbine nel mezzo, secondo lo schema costruttivo a V calda. Un curioso sistema a tre chiavi permette di sbloccare gradualmente le prestazioni: con la bianca si arriva a 800 CV, con la nera il motore raggiunge i 1.670 (e 1.556 Nm), con la rossa si arriva a 2.157 CV e 2.008 Nm, tutti scaricati sulle ruote posteriori tramite un cambio a sette marce in posizione transaxle che presto sarà affiancato da un doppia frizione a undici rapporti brevettato dalla Casa. Il peso dichiarato è di 1.450 kg e il telaio può contare su sospensioni in alluminio con ammortizzatori regolabili. Per la concept car del secondo modello, la Giamaro ha deciso di rimanere in tema di vulcani: Albor Tholus, infatti, è il nome di una formazione che si trova su Marte. Una scelta con cui il nuovo costruttore intende esprimere l’anima più inconsueta di questa seconda realizzazione. Le cui forme sono in effetti quelle di una coupé ad assetto rialzato, memore, a nostro avviso, della lezione recente della Lamborghini Lanzador e di quella, più indietro nel tempo, della Italdesign Parcour (2013). Lo stadio prototipale della Albor è solo un passaggio: la sua produzione, secondo la Casa, è stata già deliberata. Il Dna, del resto, sarà lo stesso della Katla: motore, architettura modulare in carbonio e stabilimento produttivo (Castelfranco Emilia) saranno in comune.