Gruppo Volkswagen – Elettriche e digitalizzazione, gli investimenti salgono a 89 miliardi

Il gruppo Volkswagen imprime un nuovo colpo di acceleratore alle proprie strategie sulla mobilità del futuro. Il consiglio di sorveglianza ha infatti approvato il Planning Round 70, il nuovo programma di investimenti per il prossimo quinquennio, che prevede un’ulteriore elettrificazione degli impianti europei con l’obiettivo, per il costruttore tedesco, “di diventare leader del mercato globale della mobilità elettrica entro il 2025. In tale quadro sono stati stanziati 89 miliardi di euro su e-mobility, motorizzazioni ibride e digitalizzazione: sono 16 miliardi in più rispetto al budget stabilito l’anno scorso con il precedente round di pianificazione e il 56% dei 159 miliardi di euro di investimenti totali. Pertanto, il gruppo sllocherà per la prima volta la maggior parte delle risorse su progetti legati alla mobilità del futuro (nel Planning Round 69 la quota arrivava al 50%).

Gli obiettivi. Rispetto all’anno scorso, è stata comunque decisa una rimodulazione degli stanziamenti su ogni singola componente: per la mobilità elettrica gli investimenti aumentano di quasi il 50%, da 35 a 52 miliardi, per l’ibridazione scendono da 11 a 8 miliardi e per la digitalizzazione, compresa la guida autonoma, passano da 27 a 30 miliardi. L’obiettivo è aumentare la quota delle elettriche a batteria nelle vendite totali, passando dal 5/6% attuale al 25% circa nel 2026, e di arrivare nel 2030 a generare quasi un terzo dei ricavi con servizi basati su software. 

La trasformazione di Wolfsburg. In ogni caso, gran parte dell’attenzione sarà riversata sull’elettrificazione della produzione negli impianti europei e, ancor di più, nella sede storica di Wolfsburg, da tempo al centro di un aspro dibattito tra l’amministratore delegato Herbert Diess e i massimi rappresentanti dei lavoratori. Il nuovo round di pianificazione prevede, per esempio, lo stanziamento di circa 21 miliardi di euro a favore delle fabbriche di assemblaggio e componentistica in Bassa Sassonia: a Wolfsburg è stato confermato il progetto dell’ammiraglia elettrica Trinity e sono state assegnate nuove produzioni, a partire dalla ID.3 nel 2024: prima di tale anno inizierà l’assemblaggio della ID.3 con componenti e parti provenienti da Zwickau in modo da realizzare volumi aggiuntivi che attualmente l’impianto sassone non è in grado di soddisfare a causa della domanda elevata. Inoltre, è previsto che l’anno prossimo venga vagliata l’opzione di assegnare a Wolfsburg ulteriori modelli della famiglia Trinity, anche grazie alla realizzazione, entro il 2030, di nuove strutture industriali al di fuori dell’attuale perimetro dell’impianto. 

Hannover e gli altri siti sassoni. Il sito di Hannover continuerà a produrre componenti per reti di ricarica e assali per i modelli su base Meb e sarà anche sottoposto a lavori di ammodernamento, per preparare la produzione del primo veicolo della famiglia Artemis, delle carrozzerie di un nuovo modello Bentley, della ID.California (basata sull’ID. Buzz e attesa nella seconda metà del decennio), dell’ID. Buzz AD (variante autonoma) e della navetta self-driving Moia. A Braunschweig, Salzgitter e Kassel saranno ampliate le attività nei sistemi di batterie, nei rotori/statori e nei motori elettrici per la piattaforma Meb e saranno avviati i preparativi per produrre componenti chiave dell’architettura Ssp. Sempre a Salzgitter, grazie a 2 miliardi di euro di investimenti, sarà ulteriormente ampliata la fabbrica di batterie e saranno integrate tutte le attività di sviluppo nel campo degli accumulatori. A tal fine, il consiglio di sorveglianza ha approvato la costituzione di un nuova società che integri tutte le attività relative alle batterie del gruppo e faciliti il coinvolgimento di terze parti (anche tramite quotazione in Borsa) sull’esempio di quanto fatto da Stellantis con ACC. Infine, si è concordato di valutare nuovi programmi produttivi per i siti di Osnabrück e Dresda all’interno del Planning Round 71.

Gli impianti europei. Ulteriori assegnazioni riguardano la fabbrica di Lipsia, dove è in programma la produzione di due modelli Porsche sulla base della piattaforma Ppe, quella di Neckarsulm, che sarà rinnovata per accogliere la prossima generazione della famiglia di modelli E6 dell’Audi, e quella di Bruxelles, destinata ad assemblare, dal 2026, la nuova Audi Q8 e-tron. In Spagna è prevista la realizzazione di veicoli elettrici compatti nello stabilimento di Martorell e di Suv elettriche a Pamplona a partire dal 2025, ma la decisione finale dipende, tra i vari fattori, dall’eventuale presenza di incentivi governativi.

I target finanziari. La nuova accelerazione alle strategie di elettrificazione, attribuita alla necessità di soddisfare le aspettative del Green Deal europeo, alle esigenze legate alla realizzazione delle gigafactory e all’integrazione verticale nella catena del valore delle batterie, è destinata a sostenere il piano industriale New Auto e i relativi obiettivi strategici. Tra questi figurano un margine operativo tra l’8% e il 9% per il 2025/2026 e flussi di cassa netti per le attività automobilistiche per oltre 15 miliardi (per quest’anno sono confermate consegne per circa 9 milioni di veicoli e un margine del 6/7,5%, obiettivi possibili anche grazie al continuo taglio dei costi fissi).