Guida all’acquisto – Fiat Tipo Cross, la torinese pratica che bada al so(l)do

 

Solida, senza fronzoli, spaziosa e con l’anima country. La Tipo Cross le ha tutte per conquistare chi cerca sostanza. Ricca nella dotazione, è stata anche aggiornata nella sicurezza. E poi, è più sfiziosa della Tipo standard con i dettagli in plastica nera. Sotto il cofano la scelta è ampia, noi l’abbiamo provata con il tre cilindri 1.0 turbobenzina da 100 cavalli, valido alleato in città, meno a suo agio in autostrada. Ecco la nostra guida all’acquisto. 

Confort e abitabilità. Nonostante il nome solletichi la fantasia, è fuori discussione che la Tipo Cross possa spendersi fra guadi, fangaie e mulattiere; d’altronde la trazione è solo ed esclusivamente sulle ruote anteriori. Più realisticamente, le protezioni nere per paraurti e passaruota tornano comode in città, quando si tratta di dover parcheggiare al pelo. Inoltre, la maggiore altezza da terra, ben 4 centimetri più della versione standard, è utile sia quando si tratta di mettere due ruote sul marciapiede – per un attimo, si capisce, giusto il tempo di accompagnare la prole davanti all’ingresso della scuola sia per salire e scendere più facilmente dall’auto.

 

L’animo razionale della Cross traspare anche da altridettagli: il climatizzatore automatico, per esempio, si gestisce con laclassica plancetta. Peccato solo non sia bizona e manchino le bocchetteposteriori. Altro punto fondamentale da tenere in considerazione se tenetefamiglia, è il bagagliaio che si conferma uno dei più capienti del segmento.Per darvi un termine di paragone, con 436 litri (verificati dal Centro prove)la Tipo Cross eguaglia una Suv come la Dacia Duster e fa meglio pure dellarivale Ford Focus Active (334 litri). All’atto pratico bisogna solo accettare cheil piano di carico non sia perfettamente piatto a sedili abbattuti e che manchiuna botola per i carichi lunghi che, vista la vocazione avventurosa, ci sarebbeproprio stata un gran bene per il passaggio degli sci.

Infotainment. Touch screen grande, interfaccia intuitiva, velocitàd’esecuzione. Il nuovo sistema Uconnect 5 con schermo da 10,2 pollici ha tuttoquel che serve per essere usato facilmente. a portata d’occhio e di dito,distrae poco. Detto questo non c’è il navigatore, bisogna quindi usare ilproprio cellulare (Android e Apple, entrambi supportati) utilizzando App comeGoogle Maps o Waze. Nella sostanza cambia poco o nulla, visto che il cellulare èormai onnipresente nella nostra vita. In più, via Bluetooth c’è la possibilitàdi collegare due telefoni, senza dover armeggiare laboriosamente da unaconnessione all’altra.

Stile e accessori. La Tipo Cross bada alla sostanza, è un’auto pragmatica, manon per questo vuol dire che non sia curata. La vernice, per esempio, è bendistesa con lo strato di trasparente passato pure dove l’occhio non arriva. Dentro,le plastiche sono rigide e di aspetto un po’ economico (solo la parte superioreè morbida), ma l’occhio è comunque appagato grazie ai rivestimenti dei sediliben fatti con cuciture a vista. L’allestimento Cross, poi, vanta anche una buonadotazione di serie. Oltre ai già citati dettagli estetici specifici dellaversione, sono compresi i fari full Led e i cerchi da 17 pollici. Per quel cheriguarda la sicurezza, il corredo annovera invece gli abbaglianti automatici,la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento segnali stradali el’assistenza al mantenimento di corsia. A parte si pagano la vernicemetallizzata (300 euro), i sedili anteriori riscaldabili (altri 300) e iretrovisori cromati (100 euro). Ci sono poi tre pacchetti da tenere inconsiderazione: Pack Confort (per 250 euro: bracciolo centrale posteriore, sostegnolombare elettrico sedile lato guida, e sovratappeti), Pack Safety (700 euro,include avviso angoli bui e cruise control attivo) e il Pack Tech (per 500 euroci sono schermo infotainment da 10,2 pollici, ricarica wireless e connettivitàApple e Android).  

Dinamica di guida e consumi. Se cercate una posizione di guida alta da terra, sappiate che esistono crossover e sport utility che permettono di dominare meglio la strada. C’è da dire, però, che la Cross regala una vista privilegiata sul traffico, rispetto alle sorelle. Il fatto che sia più alta, però, non significa che sia eccessivamente morbida. Il confort nel complesso non è affatto male, ma sugli ostacoli più secchi il retrotreno accusa un po’ il colpo. I viaggi, comunque, scorrono via rilassanti: l’insonorizzazione è adeguata e, per quel che riguarda le assistenze, ci sono il regolatore di velocità attivo e il mantenimento della corsia che alleviano lo stress. Attenzione però, la guida assistita di livello 2 non è prevista, perché manca il mantenimento della traiettoria, non disponibile nemmeno tra gli optional. In compenso, l’Attention Assit monitora lo stato di attenzione del conducente e suggerisce quando fare una pausa caffè. Se la cava bene anche in città la Tipo Cross: i montanti non disturbano più di tanto e individuare eventuali pedoni in attesa di attraversare la strada è affare piuttosto semplice. Le manovre, poi, non sono un problema. compatta con i suoi 4 metri e 39 di lunghezza. In più, la telecamera di retromarcia (di serie) fa il resto.

 

 

Capitolo rendimento e consumi. Il tre cilindri 1.0 turbocompresso,va detto, non è l’ideale per le lunghe percorrenze. Tra le tre corsie emerge illimite di una ripresa un po’ troppo rilassata: nel classico 70-120 km/h, peresempio, occorrono almeno 20 secondi. Tuttavia, a livello di consumi non se lacava male, con 15 km/litro; se percorrete molta strada, però, vale la penaricordare che in gamma ci sono due turbodiesel (1.3 da 95 CV e 1.6 da 130 CV)che se la cavano meglio. In città è comunque un compagno servizievole, elasticoe progressivo, e riesce a coprire 13,2 km/l, che diventano 17,2 in statale. Perun tre cilindri turbo non sono affatto male e, soprattutto, sono miglioririspetto a quelli fatti segnare dal vecchio 1.4 aspirato che sostituisce.

Modalità di acquisto. Tra le proposte di acquisto della Fiat, c’è il finanziamento rateale di FCA Bank, che consente di versare un anticipo di importo variabile (anche pari a zero) e una rata a tasso fisso per una durata compresa fra i 12 e i 96 mesi. Al termine non c’è la maxirata finale: si diventa proprietari. Inoltre, la prima quota si paga a distanza di 30 giorni dall’attivazione del contratto. In alternativa c’è il noleggio a lungo termine. Quello di Arval, per esempio, prevede un acconto di 5.000 euro e una rata mensile (per una durata di 36 mesi) di 349 euro, assicurazione Kasko inclusa. In alternativa con Leasys si versa lo stesso anticipo, ma con una rata mensile di 319 euro e l’assicurazione Rca.

PRO
– Freni. Efficaci e resistenti.
– Bagagliaio. Litri in abbondanza e forma regolare.

CONTRO
Climatizzazione. Mancano la regolazione separata e le bocchette posteriori.
– Ripresa. Si vorrebbe un po’ di verve in più.