Honda Civic – La voce (divertente) della razionalità

Una storia di grande, grandissimo successo quella della Civic, che nel 2022 compie 50 anni e che dopo oltre 27 milioni di esemplari venduti si rinnova da cima a fondo per tornare al successo anche sul mercato europeo. Linee pulite e filanti e un abitacolo molto più moderno e tecnologico sono gli assi nella manica per piacere ai guidatori del Vecchio Continente. Lo stesso vale per il propulsore dentro il cofano: niente più diesel e benzina tradizionali (commercializzati in altre parti del mondo) ma un unico sistema full hybrid della famiglia e:HEV. Si tratta della stessa tecnologia che abbiamo imparato a conoscere sulle ultime Honda Jazz e HR-V, con il motore termico che nella maggior parte delle situazioni di guida funge da generatore di corrente per il motore elettrico (abbinato a una piccola batteria da 1,05 kWh) e che solo in occasioni particolari e dove è più efficiente – per esempio nella marcia costante in autostrada – viene collegato direttamente alle ruote attraverso una trasmissione a rapporto fisso, simile indicativamente a una quinta marcia.

Ibrido sì, ma performante. Un sistema che come abbiamo visto su altri modelli è molto efficiente in termini di consumi, ma che per regalare alla Civic prestazioni più brillanti cresce sensibilmente di potenza: al posto del quattro cilindri 1.5, infatti, troviamo un 2.0 da 143 CV e 186 Nm di coppia e un’unità elettrica più prestante da 184 CV e 315 Nm. La potenza massima del sistema è pari a quella del motore elettrico e dona alla Civic tanto brio con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi e una velocità massima di 180 km/h. Una prontezza che si nota fin da subito dietro il volante: con il motore elettrico a svolgere la maggior parte del lavoro, la vivacità della vettura alla pressione dell’acceleratore è simile a quella di una vera e propria auto a batterie. Particolare attenzione è stata posta anche al lato sonoro del sistema: sebbene il motore termico spesso non sia direttamente collegato alle ruote, in accelerazione vengono simulate le cambiate di una trasmissione tradizionale.

Si guida con piacere. A queste prime sensazioni positive si aggiungono poi quelle relative all’assetto e allo sterzo. C’è un buon bilanciamento tra agilità e assorbimento dei fondi irregolari e sebbene dal volante non arrivino molte informazioni, il comando è sempre preciso. Potente la frenata, anche se la risposta al pedale, come su tante altre ibride, non è molto lineare a causa della combinazione del sistema di recupero dell’energia con le vere e proprie pinzate dell’impianto. Frenata rigenerativa che è regolabile su quattro livelli attraverso le palette dietro al volante, ma che non risulta mai troppo aggressiva e rallenta dolcemente la vettura.

Fuori è cambiata molto. Che la nuova Honda Civic sia stata concepita con un occhio di riguardo ai gusti europei lo si nota già a partire dal design degli esterni: le forme della carrozzeria sono meno elaborate, ma più slanciate e lineari con il frontale basso e la linea discendente del tetto a donare un pizzico di sportività in più. I fari sono a Led e sebbene a un primo sguardo la nuova Civic possa sembrare una tradizionale berlina, l’accesso al bagagliaio avviene attraverso un ampio portellone. La capacità è rimasta quella della serie precedente (410 litri a divano in uso) e il vano ha una forma sufficientemente regolare; peccato soltanto per uno scalino di alcuni centimetri in prossimità dello schienale.

Fa un salto in avanti. Rispetto alla generazione precedente, è aumentata la lunghezza: ora si attesta a 4 metri e 55 cm, 3 cm più di prima, mentre il passo è cresciuto di 3,5 cm (2 metri e 73 cm in totale). Centimetri in più che si notano specialmente una volta seduti dietro: lo spazio per le gambe è abbondante, un po’ meno, invece, quello per la testa. I passeggeri dal metro e ottanta in su, infatti, sfiorano il soffitto. Comodo e ricco di estese regolazioni (elettriche o manuali a seconda dell’allestimento) il sedile del guidatore; trovare una comoda posizione di guida è facile, ma a risaltare sopra ogni altra caratteristica della nuova Civic è il cambio di passo del design degli interni: la plancia, ora, è a sviluppo orizzontale e integra dettagli curati come la grande bocchetta della climatizzazione a nido d’ape. Al centro svetta il display del sistema multimediale da 9, posizionato a sbalzo: è facile da raggiungere e sufficientemente reattivo, ma non brilla per definizione. Il cruscotto, anch’esso digitale, ha grafiche chiare e offre alcune possibilità di personalizzazione delle schermate. Migliorate le finiture e la precisione degli assemblaggi: i rivestimenti hanno un aspetto solido e sono generalmente piacevoli al tatto, sebbene molte delle plastiche utilizzate all’interno siano rigide.

Prezzi e allestimenti. La nuova Honda Civic arriverà nelle concessionarie a ottobre con prezzi a partire da 34.200 euro. L’allestimento d’accesso Elegance prevede già una buona dotazione di serie che comprende, tra gli altri, i più importanti assistenti alla guida come il cruise control adattivo e numerosi confort come l’accesso senza chiave, il clima automatico bizona, la chiusura elettrica degli specchietti retrovisori, gli abbaglianti automatici e la videocamera di retromarcia. A 35.300 euro, la Sport si distingue principalmente per alcune caratterizzazioni estetiche che arricchiscono il look della vettura: tra queste si segnalano i cerchi di lega da 18, i rivestimenti dei sedili specifici di ecopelle e tessuto, gli specchietti neri e la pedaliera sportiva. Al vertice della gamma, l’allestimento Advance: con un prezzo di 38.700 euro, completa la dotazione di bordo della media giapponese con alcuni accessori come i sedili anteriori regolabili elettricamente, i rivestimenti di pelle, l’impianto audio Bose con 12 altoparlanti e il tetto panoramico.