Hyundai Kona EV – Comoda e brillante: su strada convince così
In occasione del suo lancio commerciale, abbiamo avuto modo di guidare la nuova Hyundai Kona Electric. Nella variante alimentata solo a batteria, la crossover coreana è proposta, al momento, con due differenti tagli degli accumulatori da 48,4 kWh e 65,4 kWh e con prezzi che partono da 42.000 euro e che arrivano a 49.900 euro per l’allestimento al vertice della gamma.
Sale di livello. Nella seconda generazione, la Kona è cresciuta sotto tutti i punti di vista, da quello tecnologico alle dimensioni: la lunghezza è aumentata di ben 15 centimetri, raggiungendo ora i 4,35 metri, e lo stesso vale per il passo, che è di 2,66 metri (ben 6 centimetri in più rispetto al passato). L’auto, quindi, dall’affollato segmento delle B-Suv si spinge ora verso la fascia superiore. Altri numeri interessanti: il coefficiente aerodinamico ha ora una Cx pari a 0,27, e la nuova piattaforma, denominata K3 e dalla taglia più generosa, fa crescere del 30% anche la capacità di carico nel baule.
Motori e batterie. Chi sceglie la Kona EV, può orientarsi su due differenti varianti; quella standard, che prevede un accumulatore da 48,4 kWh, un motore da 156 cavalli e un’autonomia di 377 km in ciclo Wltp; oppure la Long Range, con batteria da 65,4 kWh, unità elettrica da 218 cavalli e autonomia dichiarata di 514 km nel ciclo Wltp, se allestita con cerchi da 17 pollici (si scende a 454, invece, con le ruote da 19 pollici).
Gli allestimenti. Dando una scorsa al listino, i prezzi partono da 42.000 euro per la X Line, ovvero la variante standard della Kona Electric, che comprende di serie gli Adas di livello 2, quattro prese Usb-C per la connettività, una presa ausiliaria da 12V, la piastra per la ricarica wi-fi del cellulare, il sedile posteriore abbattibile frazionato 40:20:40, la retrocamera e sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Infine, la plancia, rinnovata, prevede un touchscreen Tft Lcd da 12.3, con connettivita Apple CarPlay e Android Auto e aggiornamenti del sistema di infotaiment over-the-air. Tra i pacchetti offerti come optional, è interessante il Tech Pack, che al prezzo di 750 euro prevede il sistema di ricarica Vehicle To Load (V2L) interno, la Digital Key utilizzabile da tre dispositivi e il Blind Collision Avoidance Assist. Ad affiancare la X Line troviamo, a 49.900 euro, la X Class Special Edition con batteria da 65,4 kWh che aggiunge dispositivi di assistenza alla guida ancora più completi (tra cui, per esempio, il blind view monitor), la pompa di calore, i sedili rivestiti di pelle, la presa d’aria posteriore, l’head-up display e un sistema audio a sette speaker con subwoofer. La X Line, poi, può essere arricchita con l’Eco Pack, per avere interni realizzati con materiali sostenibili, e con il pacchetto premium da 1.600 euro, che prevede: i sedili anteriori rivestiti di pelle, riscaldabili e ventilati, con funzioni memory e relax, il volante riscaldabile e i sedili posteriori, sempre foderati di pelle, riscaldabili. Tra gli optional, poi, c’è il tetto apribile a 1.110 euro.
Ci eravamo già incontrati. La pubblicazione dei listini, ci ha offerto l’opportunità dopo essere stati al volante di un esemplare di pre-produzione di guidare la nuova Kona Electric sulle strade della Repubblica Ceca, a pochi km da Noovice, dove nasce la vettura. Anche qui, nella cornice del suggestivo paesaggio boemo, confermiamo le impressioni del nostro primo contatto: la Kona a batteria punta tutto sul confort, e su strada risulta comoda e piacevole da guidare. I circa 100 chilometri di test drive ce li siamo davvero goduti, grazie anche alla seduta rialzata e all’abitacolo luminoso di questa crossover, forte della spinta brillante tipica delle elettriche: per la cronaca, in questo test drive abbiamo guidato la versione da 218 cavalli con batteria da 65,4 kWh. Grazie ai centimetri in più, poi, la Kona ha migliorato sensibilmente l’abitabilità interna. Ma è il suo lato tecnologico a emergere maggiormente: Adas e infotainment sanciscono un taglio col passato, con quest’ultimo che ricalca lo stile della famiglia Ioniq, mentre i sistemi di assistenza alla guida lavorano bene, senza interferire troppo con il piacere di guida. Gli Adas della Kona sono molto reattivi nell’elaborare le informazioni, e, come già ci è capitato di constatare, forse anche troppo “zelanti”: è sufficiente distogliere per qualche secondo lo sguardo dalla strada e immediatamente si viene redarguiti dal bip del dispositivo che monitora l’attenzione del conducente.