Incentivi 2022 – L’operazione contributi scatta il 16 maggio

Sarà pubblicato lunedì sera, sulla Gazzetta Ufficiale, il cosiddetto decreto incentivi, il Dpcm approvato dal governo il 6 aprile scorso che una settimana fa, il 5 maggio, aveva incassato il via libera della Corte dei conti. In pratica, potranno ottenere il bonus – che lo ricordiamo è compreso tra 2 e 5 mila euro – i contratti d’acquisto sottoscritti, in teoria, già a partire dal 16 maggio (nella pratica a partire dal 17, visto che la pubblicazione avverrà in serata, a concessionarie chiuse).

Manca la piattaforma web. Tuttavia, la piattaforma informatica di prenotazione del contributo non sarà operativa in concomitanza con la partenza dell’operazione. A quanto si apprende, lo sarà solo alle ore 10 del 25 maggio. Dunque, il temuto click-day, ossia il boom di prenotazioni che di solito si verifica quando la piattaforma viene messa a disposizione delle concessionarie, è rinviato di qualche giorno. Solo quando il dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti darà ufficialmente il via libera, le concessionarie potranno materialmente inserire tutti i contratti accumulati nel frattempo, ossia quelli firmati a partire da lunedì (nella pratica da martedì), in gran parte costituiti da contratti preliminari sottoscritti nei mesi scorsi (l’arrivo degli incentivi fu annunciato il 18 febbraio scorso) e tenuti fermi sulle scrivanie dei venditori in attesa del disco verde ministeriale.

Incognita prenotazioni nella fascia 61-135 g/km. Nonostante i più rigidi paletti e vincoli previsti dagli incentivi 2022 rispetto a quelli degli anni scorsi, inseriti dal legislatore nel tentativo di far durare questa iniziativa il più possibile (prezzo massimo di listino inferiore, rottamazione di auto più vecchie, esclusione delle aziende, vincolo del possesso della nuova auto per almeno 12 mesi, obbligo di immatricolazione entro 180 giorni), è probabile che i 170 milioni di euro allocati sulle auto termiche e ibride con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km durino poche settimane (basteranno per appena 85 mila macchine). Margini più ampi, invece, si stimano per le auto elettriche (0-20 g/km) e plug-in (21-60 g/km), caratterizzate da una platea di persone interessate molto inferiore e che, inoltre, possono contare su una dotazione finanziaria superiore, rispettivamente pari a 220 e 225 milioni.

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