Jaguar – “Nel nostro futuro ci sono le elettriche di lusso, non faremo passi indietro”

La Jaguar ha preso la sua decisione: il rilancio del brand passerà dal lusso e dalla propulsione elettrica, nonostante i segnali negativi sulla relativa domanda e sui possibili dietrofront normativi che stanno mettendo in crisi tutti i piani dei costruttori. La “rotta” del Giaguaro è stata tracciata dall’amministratore delegato Rawdon Glover durante una tavola rotonda al Goodwood Festival of Speed: c’eravamo anche noi, pronti a fare domande sul primo modello a batteria del nuovo corso, una gran turimo quattro porte, e sulle altre novità in arrivo. 

Ipotizziamo che l’Europa cancelli il bando del 2035: Jaguar cambierà strategia sull’elettrico?
Le decisioni dei costruttori riguardano le piattaforme e i propulsori. Noi abbiamo iniziato a valutare le nostre strategie due anni fa e ci siamo chiesti questo: optiamo per una piattaforma flessibile? O puntiamo sulle elettriche? Noi pensiamo che i veicoli elettrici siano il futuro e su questo ci siamo impegnati. Tutti si adeguano all’andamento del mercato, ma Jaguar ha deciso di prendere una determinata strada strategica. Del resto, con qualsiasi tipologia di piattaforma è sempre un gioco a lungo termine. Servono sei anni per portarla sul mercato e poi hai un ciclo di nove anni. Quindi, quando prendi una decisione su una piattaforma, stai prendendo un impegno di 15 anni e quindi è difficile tornare sui propri passi.  

Le sportive di lusso non vanno molto d’accordo con l’elettrico: penso alla Taycan, che ha avuto un buon inizio e ora sta assistendo a un rallentamento delle vendite.
La prima Bev del rilancio sarà una quattro porte, Ci saranno altri veicoli nella gamma che avranno stili di carrozzeria diversi e accederanno a diverse parti del mercato. Inizieremo con la GT a quattro porte, non perché sia il segmento più ampio, ma perché pensiamo che sia quello  più importante per affermare il marchio.

Jaguar e Land Rover condividono molti componenti. Cambierete anche questo approccio?
Sì e no. Tutti i prodotti hanno un’architettura dedicata. All’interno del gruppo abbiamo la MLA, quella della Range Rover. La nostra la chiameremo JEA e sarà solo nostra. Ci consentirà di non avere limiti sul fronte della progettazione. Software, tecnologia della batteria e sistemi di infotainment saranno molto diversi, ma per molti dei sistemi che abilitano il veicolo attingeremo ai fornitori del gruppo JLR. La piattaforma in sé è unica e questo è il motivo per cui per noi è importante continuare su questa strada. D’altro canto, la MLA è un’architettura da Suv e non sono sicuro che sia adatta a una GT. Avere un’architettura proprietaria e dedicata è davvero importante per noi.

Quali saranno le fabbriche interessate dal rilancio?
Useremo l’impianto di Solihull, dove produciamo Range Rover, Range Rover Sport, F-Pace e Velar. E c’è una nuova struttura completamente nuova in fase di sviluppo per tutti e tre i nuovi prodotti: saranno tutti progettati e costruiti nel Regno Unito. Quindi niente Cina.

Quali saranno i mercati più importanti?
Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Italia, Canada, Scandinavia, Svizzera. Ci saranno probabilmente circa dieci o dodici mercati, che rappresenteranno la stragrande maggioranza dei volumi, ma saremo presenti anche in ambiti più piccoli. In tutto, i nostri mercati saranno circa 25.

Come cambierà il vostro posizionamento?
Penso che il prodotto aiuti perché ti dà la possibilità di competere. Probabilmente il 10-15% della nostra attuale base clienti resterà con noi, quindi relativamente pochi. Conosciamo bene molte persone abbienti che guidano una Range Rover o una Defender: avremo l’occasione per parlare con loro, ma la nostra sfida più grande è convincere il pubblico degli acquirenti di auto che la Jaguar sta andando in un segmento molto diverso in termini di lusso. Quindi dobbiamo migliorare l’esperienza del cliente, aumentare i punti di contatto, il modo in cui il marchio si presenta. Non ci vedrete agli show automobilistici: più probabilmente, parteciperemo a una fiera d’arte internazionale, perché in realtà ci stiamo posizionando in quella sorta di ambiente artistico che molti marchi di lusso al di fuori del settore automobilistico presidiano brillantemente. E questa sarà una parte fondamentale della nostra strategia.  

Cosa può dirci di più sulla nuova GT? più simile a una XJ o a una XF?
L’auto è lunga più di 5 metri, ma non assomiglia a una XF. Si allontana molto da dove siamo oggi. Non bisogna pensare ai nostri attuali archetipi di prodotto. A dicembre, comunque, sveleremo i cardini del design, fornendo magari un’illustrazione delle caratteristiche fisiche. Presenteremo l’auto completa nel 2025, per metterla in vendita verso la fine dell’anno e avviare le consegne nel 2026. Poi seguiremo lo stesso processo per gli altri due modelli.

Molti marchi del segmento premium sembrano puntare alla fascia alta del mercato. Farete lo stesso? Vi aspettate che la quota di mercato delle auto di lusso cresca in maniera sostanziale? Come definirete una rete di vendita in grado di trattare con la clientela più abbiente?
Parto dall’ultima domanda. Opereremo attraverso una rete di rivenditori ridotta, perché con un prezzo più alto si ottengono chiaramente volumi inferiori. L’attività sarà più incentrata sulle aree urbane e questo ci darà una base di vendita al dettaglio molto più gestibile per migliorare l’esperienza della clientela. Inoltre, dobbiamo avere persone che siano incredibilmente appassionate, incredibilmente competenti e che possano fondamentalmente raccontare delle storie. Ecco perchè il nostro approccio alla formazione è stato completamente ribaltato. Inoltre, gestiremo direttamente alcuni dei nostri punti vendita in località chiave come Parigi, Londra o Tokyo. Quanto alla prima domanda, vediamo un mercato del lusso in crescita. Dobbiamo creare un prodotto che sia davvero estremamente desiderabile per individui con un patrimonio netto elevato o ultra elevato. il modo a cui attingeremo a quel mondo che sarà fondamentale per il nostro successo. Se guardi a Bentley, Ferrari, Aston Martin e alla crescita dei loro prezzi, vedi Case che creano qualcosa di desiderabile, di unico. E lo stanno facendo con successo, in particolare Ferrari e Lamborghini. Quindi, pensiamo che attingere a quel bacino di clienti sia per noi una grande opportunità.

Riuscirete a creare un’elettrica desiderabile con la prossima GT, a fare meglio della concorrenza?
Penso che la prima cosa su cui puntare l’attnezione sia il design. L’ho visto e credo sia davvero eccezionale. Non c’è niente del genere. Non vedo nulla di simile sul mercato. Poi c’è lo stile di guida e ciò che una piattaforma per le elettriche ti offre: penso che l’elettrico sia un incredibile facilitatore in termini di dinamica. Ma, soprattutto, l’esterno ha un aspetto sbalorditivo. E sono felice di dire che qualunque cosa mostreremo alla gente, la cosa più importante sarà un’altra. E cioè che la nostra macchina sarà divertente da guidare.